Caporalato e lavoro in nero, passato a setaccio il Siracusano: oltre 40mila euro di sanzioni in 12 aziende

Caporalato e lavoro in nero, passato a setaccio il Siracusano: oltre 40mila euro di sanzioni in 12 aziende

SIRACUSA – Continuano senza sosta i controlli da parte dei carabinieri per contrastare e prevenire ogni forma di lavoro nero, di caporalato e violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, anche per far sentire vicinanza al lavoratore.

In tale ambito, i militari del Nil e del comando provinciale di Siracusa hanno effettuato 12 accessi ispettivi in altrettante aziende, tra i Comuni di Augusta, Rosolini, Carlentini, Francofonte, Buccheri, e Portopalo di Capo Passero. Sono state esaminate 56 posizioni lavorative, di cui 22 sono risultate irregolari sotto il profilo contributivo e retributivo. I lavoratori in nero individuati nel corso dei vari controlli sono 12 e più precisamente: 3 in due supermercati, 6 in tre cantieri edili e 3 in una impresa agricola. Tra le 12 ispezionate, per 5 aziende è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale: si tratta di 2 supermercati, di 2 imprese edili e di un’impresa agricola.

Nei confronti di 7 datori di lavoro, è anche scattata la denuncia per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, che riguardano le omesse cautele per evitare il rischio di caduta dall’alto dei dipendenti nei cantieri edili, oppure per aver fatto utilizzare ai dipendenti macchinari e attrezzature non adeguatamente sicure, oppure ancora per aver esposto i dipendenti al rischio di folgorazione di lavoratori a contatto con macchine e utensili non adeguatamente sicuri. In tutti i casi, comunque, sono sempre state impartite precise disposizioni ai datori di lavoro, col fine di ripristinare adeguate condizioni di sicurezza.

Inoltre è stata disposta l’immediata rimozione di un impianto di videosorveglianza privo di autorizzazione, che consentiva il controllo dei dipendenti anche tramite dispositivi cellulari da parte del datore di lavoro. Nei confronti del titolare è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa per violazione dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori. Le sanzioni amministrative inflitte ammontano a quasi 45mila euro e le ammende contestate ammontano a quasi 25mila euro.