CATANIA – “Ci sono ancora professionalità, persone, che immotivatamente rischiano il loro posto di lavoro. E noi non possiamo permettere tutto questo”.
Restano ancora senza un’occupazione 9 lavoratori catanesi della Micron, 37 in tutt’Italia. Nonostante l’accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro ad aprile scorso a tutela dei posti di lavoro nel colosso americano ad oggi l’obiettivo “zero esuberi” non è stato raggiunto. Un boccone amaro difficile da digerire per i sindacati che hanno deciso di proclamare per il prossimo 25 novembre 4 ore di sciopero.
A dare la notizia Giuseppe Puliafito, Rsu Micron e componente della segreteria Uglm.
“Martedì prossimo incroceremo le braccia per 4 ore davanti ai cancelli dell’azienda, alla zona industriale. L’iniziativa dimostra – spiega Puliafito – se ce ne fosse ancora bisogno, che ‘esuberi 0′ nella Vertenza Micron, non era, e non e’, una chimera populista, ma e’ un obiettivo che non permette alternative. Questo non soltanto per la RSU e le OOSS, ma per tutte le parti che al tavolo del Ministero del lavoro, mi riferisco alle due aziende Micron ed St e alle Istituzioni, non soltanto hanno messo una firma su dei fogli, ma hanno stretto un patto, manifestando un impegno con le persone coinvolte”.
La vertenza Micron, dunque non è archiviata. Dopo lo stato di agitazione il prossimo 25 novembre i lavoratori torneranno sul piede di guerra.
“Questo sciopero indetto da Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Uglm Ugl – continua Giuseppe Puliafito – serve a riavviare quel processo virtuoso che tanti, purtroppo non sufficienti, risultati aveva prodotto. Siamo perplessi per come un numero così esiguo non trovi riallocazione in una delle due multinazionali, in perfetta salute e dislocate in importanti regioni come la Sicilia, la Lombardia e la Campania. Ovviamente saremo pronti ad adottare tutte le iniziative necessarie a tutelare i lavoratori”.