“Extracomunitario più catanese e grande sorriso”, l’amore per il calcio e una speranza che svanisce nel mare della PLaya

“Extracomunitario più catanese e grande sorriso”, l’amore per il calcio e una speranza che svanisce nel mare della PLaya

CATANIA – “Sei l’extracomunitario più catanese che ci sia”, profonde e incisive le parole per descrivere il ragazzo di 16 anni scomparso nelle acque del mare della Playa a Catania lo scorso venerdì. La speranza si affievolisce ogni giorno di più, ma rimane ancora viva in molte persone.

Il giovane era in compagnia della sorella di 18 anni, recuperata in mare e per cui, purtroppo, sono risultati vani i tentativi di rianimarla.

Il sedicenne C. è giunto anni fa in Italia dal Congo. Una gioventù, insieme alla sorella, segnata dalla voglia di avere una vita migliore e di integrarsi positivamente nella società italiana. Cosa fatta attraverso amici, scuola e sport.

Proprio lo sport ha un potere immenso e una capacità di socializzazione e integrazione incommensurabile. C. amava la disciplina che da molti è definita come la più bella del mondo: il calcio. Per questo era iscritto in una piccola associazione dilettantistica catanese. Lui amava calciare il pallone, amava i suoi compagni di squadra.

E l’affetto era reciproco, come quello del titolare della società, Alex. Un uomo che non è riuscito a tenere dentro il suo dolore: “Grande dolore in casa Alpha Sport… Uno dei nostri ragazzi, C., degli allievi, è scomparso da due giorni nel mare della Playa e la sorella è stata ritrovata annegata. Le speranze sono a zero, ma, tra le lacrime che sto versando come un bambino, il ricordo di te in questa foto (in copertina, ndr), mentre guardi il cielo dove volano i palloni che tanto amavi, mi fa sperare che tu sia andato in un mondo pieno di gioco e felicità…”.

Poi, prosegue con ammirazione per il giovane ragazzo: “Quello che non si vede nella foto, per mia scelta, è la tua parte più bella: il sorriso. Eri e sarai sempre un esempio di gioia, sempre pronto a prenderti in giro e a scherzare. Come ti dicevo sempre: sei l’extracomunitario più catanese che conosca! Ci mancherai, spero che tanti ragazzi seguano il tuo esempio di integrazione, allora anche tu sarai per sempre nella nostra memoria! Ti voglio bene, il tuo mister e anche qualcosa di più”.

Parole che mostrano la tristezza e l’amarezza di chi ha avuto modo di conoscerlo e passare con lui tantissime ore insieme, accomunati da una grande passione.

Intanto, i vigili del fuoco proseguono le ricerche in mare.