AGRIGENTO – È lo scultore palermitano Daniele Franzella, con l’opera “Qualcuno non sia solo” (terracotta policroma, 2013), il vincitore della prima edizione del Premio FAM Giovani per le Arti Visive, iniziativa promossa alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento dall’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento. Lo ha deciso la giuria di esperti riunita sabato e costituita da Michele Bonuomo (direttore del mensile Arte Mondadori), Giovanni Giuliani (collezionista d’arte contemporanea e presidente dell’omonima fondazione romana) e Marco Meneguzzo (docente di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera).
Assieme al premio degli esperti, Franzella ha raccolto anche l’alto gradimento del pubblico risultando l’artista più votato dai visitatori. Un pieno di voti che ha garantito allo scultore anche il quarto premio, quello appunto della giuria popolare, intitolato alla memoria di Andrea Di Marco, artista palermitano scomparso prematuramente e al quale le FAM dedicheranno nel 2015 la prima mostra postuma.
Secondo premio ai gemelli catanesi Carlo e Fabio Ingrassia con “Astrazione Novecentista” (pastello su cartone Schoeller, 2014); terzo Stefano Cumìa (Palermo) con il trittico SCV TOV 3K, SCP RO 4K; SCP TOB 4K (tempera all’uovo, olio e gesso pigmentato su lino). Ai vincitori tre residenze d’artista: Dusseldorf per Franzella, la Toscana per i fratelli Ingrassia, il Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, partner delle FAM nell’organizzazione del premio, per Cumìa.
Così il giornalista Michele Bonuomo motiva la scelta di Franzella: “È un lavoro di forte immediatezza, molto popolare, nel senso più stretto del termine: quando l’ho visto la prima volta mi è venuto in mente il ‘Giardino dei mostri’ di Bagheria. Un’altra associazione che ho fatto è stata con un momento molto colto della pittura europea, quello della Nuova Oggettività Tedesca, dove c’è questa realtà molto dolente ma al contempo secca, semplice, immediata, sostenuta da una qualità di elaborazione formale che con i tempi che corrono deve tornare a essere un valore. Ma non perché il virtuosismo sia già un’eccellenza di per sé, piuttosto perché la capacità che ha dimostrato Franzella, quella di tenere insieme forma, idea, stato d’animo, allusioni ed echi in un’opera, credo sia un momento molto riuscito e autentico. Mi ha colpito perché non ho visto cose di cui so già tutto: Franzella è spiazzante, ha una fortissima autenticità”.
Nel corso serata è stato presentato il catalogo (Ottocento Edizioni) dedicato a questa prima edizione del Premio FAM Giovani, progetto fortemente voluto da Antonino Pusateri, presidente dell’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento, e rivolto per questa start-up agli emergenti siciliani under 35.
“Mi piace questo pubblico – ha detto Antonino Pusateri rivolto alla platea di artisti e di giovani che hanno preso parte alla premiazione ad Agrigento – e credo che, dopo aver ricostruito la storia della pittura siciliana del 900, sia opportuno continuare l’apertura delle FAM al contemporaneo e l’impegno per le nuove generazioni”.
In concorso, per questa prima edizione, sono stati 33 artisti selezionati da una commissione di esperti e autorevoli osservatori dell’arte contemporanea in Sicilia composta da storici e critici, curatori, artisti, galleristi e direttori di museo. L’esposizione si è conclusa domenica 16 novembre. Prossimo appuntamento alle FAM il 29 novembre (e fino al 1° marzo 2015) con l’inaugurazione di “Trame del Novecento. La collezione Galvagno. Da Balla a Christo”, a cura di Sergio Troisi.
Quasi sessanta gli artisti rappresentati, molti dei quali con lavori di rilevanza storica: tra gli altri, Balla, Guttuso, Pirandello, Savinio, Soldati, Magnelli, Accardi, Dorazio, Consagra, Sanfilippo, Turcato, Perilli, Vedova, Corpora, Santomaso, Angeli, Festa, Uncini, Griffa, Isgrò, Chia e, tra le presenze internazionali, Hartung, Mathieu, Oppenheim, Christo.