PALERMO – Domani si conosceranno le squadre che si disputeranno nelle partite del 13 e del 16 giugno la promozione in Serie A.
La prima squadra che disputerà le finali verrà fuori dall’incontro Palermo-Venezia in programma al Barbera con inizio alle 18 e 30, la seconda sarà decisa dall’incontro Frosinone-Cittadella delle 21.
Visti i pareggi con i quali si sono chiuse le partite di andata sia al Palermo sia al Frosinone basterà non perdere per guadagnare la finale.
L’auspicio dei tifosi rosanero è che Stellone non faccia alcun tipo di calcolo sparagnino e mandi in campo la squadra con l’obiettivo della vittoria. Visti, infatti, i tanti punti persi dal Palermo in tanti incontri negli ultimi minuti di gioco, sarebbe rischiosissimo arrivare a giocare le fasi finali della partita con la situazione di pareggio sapendo che un gol subito all’ultimo secondo potrebbe far svanire il sogno del ritorno immediato nella massima serie.
Sarà necessaria, quindi, la massima attenzione, determinazione e concentrazione dal primo all’ultimo minuto di gioco.
La disponibilità acquisita dell’intera rosa, dopo un campionato falcidiato da una serie continua di infortuni, consente al mister dei siciliani di operare delle scelte in tutti i settori del campo.
Con la fluidità di gioco acquisita mercoledì dopo l’entrata in campo di Coronado, Stellone potrebbe essere tentato dall’operare un cambio di modulo e passare dal 4-4-2, che relega il brasiliano ai margini del gioco, al 4-3-1-2, con il fantasista immediatamente dietro le punte, pronto ad innescare gli avanti o tentare lui stesso la conclusione, nella speranza che smetta di sciupare tutte le occasioni da gol che gli capitano.
Altro dubbio che assilla l’allenatore dei rosanero riguarda proprio gli attaccanti. Con il pieno recupero di Nestorovski e la concretezza perdurante di La Gumina, dovrebbero essere il macedone e il palermitani i prescelti, con il sacrificio di Moreo, cercando di sfatare la loro incompatibilità e scarsa produttività sotto rete quando giocano entrambi.
Il 4-3-1-2 non lascia, purtroppo spazio a Rolando, apparso in ottima forma e molto produttivo sulla fascia destra prima dell’infortunio rimediato a maggio contro il Cesena.
Con la difesa schierata con i centrali Bellusci e Rajkovic, autori a Venezia di un’ottima prestazione, con Struna scalpitante alle loro spalle, e con gli esterni Rispoli ed Aleesami, in cerca di riscatto dopo la poco brillante partita di mercoledì, la formazione rosa potrebbe essere completata con il trio di centrocampo formato da Murawski, Jajalo e Gnahorè, a meno che Stellone non voglia confermare Fiordilino che al Penzo non ha demeritato, o concedere una chance a Chochev.
Ricapitolando, a meno di sorprese alle quali l’allenatore rosa, sebbene da poco in panchina, ha abituato i suoi tifosi, la probabile formazione del Palermo, con il 4-3-1-2, dovrebbe essere schierata con Pomini; Rispoli, Bellusci, Rajkovic, Aleesami; Murawski, Jajalo, Gnahorè; Coronado; Nestorovski, La Gumina.
Il Venezia di Pippo Inzaghi, che ormai non ha più nulla da perdere, scenderà al Barbera con l’unico obiettivo che gli resta: vincere.
E per farlo Super Pippo schiererà la sua squadra con il 3-5-2, con la probabile formazione composta da Audero; Andelkovic, Domizzi, Modolo; Bruscagin, Pinato, Stulac, Suciu, Del Grosso; Marsura, Geijo.
La prevendita dei biglietti fa pensare ad un Barbera rosa, pronto a dare il massimo supporto ai propri beniamini.
