Il pareggio conquistato ieri dal Palermo contro il Venezia, nella partita di andata dei play-off di Serie B, è il primo passo verso la conquista della finale per la promozione in A.
Il punteggio di 1 a 1, frutto di un primo tempo equilibrato senza troppe emozioni, con i rosanero compatti e concentrati, e di una ripresa più effervescente con frequenti ripartite, con botta di La Gumina all’8° e risposta di Marsura al 12°, lascia, però, l’amaro in bocca ai tifosi siciliani per la incredibile azione da gol fallita da Coronado al 40° del secondo tempo: il brasiliano, indisturbato e a tu per tu con Audero, è riuscito a farsi parare dal portiere avversario un tiro che, se fosse finito in rete, avrebbe posto una pesante ipoteca sull’esito finale della doppia sfida con i lagunari.
Uscire imbattuti da un campo difficile come quello di Venezia è sicuramente merito delle alchimie tattiche di Stellone, che ad inizio partita aveva stupito tutti schierando una formazione orfana sia di Nestorovski sia di Coronado. Anche il modulo era inedito, un 4-3-1-2, finalizzato ad imbrigliare il gioco degli uomini di Pippo Inzaghi, con Pomini in porta, la classica difesa a quattro con Bellusci e Rajkovic centrali e Rispoli e Aleesami esterni, un centrocampo muscolare formato da Murawski, Jajalo e Fiordilino e un trequartista, Trajkovski, alle spalle delle punte Moreo e La Gumina.
Ed il Palermo era riuscito a contenere le iniziative del Venezia dimostrandosi squadra completamente diversa da quella scesa in campo al Penzo il 27 aprile e strapazzata dai padroni di casa. Ieri durante il primo tempo, malgrado un gioco a ritmi lenti, i rosanero avevano avuto comunque l’unica azione da gol della partita con una bella punizione dal limite battuta da Trajkovski e respinta da Audero.
Dopo il primo quarto d’ora della ripresa, sul punteggio di 1 a 1, Stellone ha capito di potere vincere e ha mandato in campo prima al 21° Gnahorè al posto di Fiordilino, poi al 25° Coronado in sostituzione di Moreo ed infine al 25° Nestorovski al posto di Trajkovski.
Con Coronado in campo la partita si è animata: il brasiliano, in mezzo al campo, ha imbastito azioni su azioni, ha tentato più volte la conclusione a rete, calciando sempre fuori, e poi al 40° ha fallito il gol come sopra descritto.
Doverosa la notazione per l’ottima partita dei due centrali difensivi, Bellusci a Rajkovic, attenti e determinati principalmente sulle palle inattive nelle quali i lagunari sono maestri molto pericolosi, e dei tre uomini di centrocampo, Murawski, motorino instancabile, Jajalo, barriera invalicabile davanti alla difesa e Fiordilino, piacevole sorpresa, capace di irretire Stulac.
Citazione a parte merita La Gumina, freddo e implacabile nell’unica occasione da rete capitatagli.
Sacrificati, invece, in ruoli eccessivamente difensivi gli esterni Rispoli ed Aleesami.
Alla fine il pareggio meritato consente di affrontare con ottimismo la partita di ritorno in programma domenica alle 18 e 30 al Barbera, nell’auspicio che gli spalti amici possano colorarsi interamente di rosa.



