CATANIA – Gara combattuta ed equilibrata per più di un’ora. Poi, improvvisamente, la giocata che ha sbloccato il match e che ha spedito il Catania in semifinale grazie a una preziosissima vittoria per 2-0 contro la FeralpiSalò, dopo l’1-1 ottenuto all’andata.
I gol sono arrivati entrambi nella ripresa, firmati Maks Barisic e Andrea Russotto. A lamentarsi pesantemente nel dopo gara è stato il tecnico dei Leoni del Garda, Domenico Toscano, espulso nel corso del primo tempo.
Secondo l’ex tecnico della Ternana, infatti, la sua squadra non avrebbe meritato l’eliminazione, ma che anzi sarebbe stata penalizzata a causa di un rigore non concesso alla mezz’ora per un presunto fallo in area su Ferretti. In quella circostanza, l’arbitro aveva lasciato proseguire. Più tardi, abbandonerà il terreno di gioco anche l’allenatore in seconda degli ospiti.
È stato questo, probabilmente, l’episodio chiave della gara dello stadio “Angelo Massimino”: un momento in cui il Catania è andato in difficoltà nel principio, ma con un altro piglio nel secondo tempo. Se di polemiche si parla, però, è opportuno citare anche cosa è successo in un altro gettonatissimo campo.
A sfidare i rossazzurri mercoledì 6 giugno, infatti, sarà la Robur Siena che, grazie alla vittoria interna di ieri per 2-1 (1-2 all’andata), ha eliminato la Reggiana. I toscani hanno avuto accesso alle semifinali grazie al miglior posizionamento in campionato. A far riflettere, di questa gara pazza, è come i bianconeri siano arrivati al successo.
All’andata le cose si erano decisamente complicate, ma alla fine del primo tempo di ieri sera, tuttavia, il Siena era passato in vantaggio, mantenendo l’1-0 per tutta la durata della gara, anche oltre il 90’. A causa di una serie di infortuni nella ripresa, la terna arbitrale ha deciso di concedere un maxi-recupero.
Minuto 94: a Catania è già finita e i tifosi rossazzurri esultano, a Siena segna la Reggiana. Il gol lo realizza Altinier, quella rete che illude gli emiliani ormai convinti di essere riusciti a fare una vera e propria impresa.
Addirittura al 98’, il Siena trova il match point: in area di rigore, il direttore di gara vede un fallo di mano del difensore Bastrini, ex Catania, e indica il dischetto. Santini, poi, spedisce la palla alla sinistra del portiere, spiazzandolo. Si toglie la maglia, festeggia sotto la curva del “Franchi”. Il Siena è in semifinale.
Bastano, tuttavia, pochi minuti per vedere dalla parte opposta qualcosa di vergognoso: invasione di campo improvvisa dei tifosi della Reggiana, che sfuggono alla polizia. Urlano, hanno gli occhi di chi vuole rivalsa per aver subito un furto (“Avete rubato una partita al 98’! Che rigore è?!”, avrebbe urlato uno di loro). Chi è rimasto nel settore ospiti lancia degli oggetti, chi è sul rettangolo verde è incontenibile. Addirittura alcuni di loro rimangono senza maglietta e senza pantaloni, poiché trattenuti dalle forze dell’ordine in antisommossa. Parecchi dei sostenitori della Reggiana scesi in campo erano a volto coperto.
Dopo diversi minuti, la situazione si è stabilizzata. La Reggiana è stata applaudita, nonostante la sconfitta. I calciatori e lo staff del Siena, tuttavia, hanno rischiato grosso. Da capire quale provvedimento disciplinare prevedrà la Lega, visto che non è mai piacevole assistere a questi “spettacoli” nel mondo dello sport.
Ciò che è certo è che quella tra Siena e Catania sarà una sfida tra due piazze importanti, due tifoserie di tutto rispetto. I bianconeri, alle spalle, hanno un doppio confronto oggettivamente più faticoso, sia per ciò che è accaduto in campo (all’andata è stato toccato il 100esimo minuto) e sia per quello che si è verificato dopo il triplice fischio.
Un rigore oggetto di critiche: dal “Massimino”, con le parole di mister Toscano, all’invasione del “Franchi”, con un urlo di gioia e liberazione lanciato da Santini dopo averlo trasformato. Siena-Catania si apre così.
Foto: Sky Sport
