SIRACUSA – Tre persone sono state indagate dalla guardia di finanza di Siracusa per un’attività di illecito sfruttamento del lavoro, meglio conosciuto come fenomeno del “caporalato”. Le persone coinvolte sono Sebastiano Andolina, Giuseppe Andolina e Mohamed Ghazal.
I reati contestati ai tre indagati riguardano l’anno 2017, quando alcuni extracomunitari, abitanti della zona di Cassibile conosciuta come “Case Sudan”, stanchi dello sfruttamento quotidiano da parte di alcuni titolari di aziende agricole siracusane, hanno presentato una denuncia spontanea.
Le indagini, scattate a seguito della segnalazione, hanno permesso di individuare una fitta rete di rapporti tra un cittadino extracomunitario, che reclutava manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento, e due titolari di un’azienda agricola operante tra Cassibile, Avola e Siracusa.
Gli extracomunitari, oltre a essere retribuiti in modo inadeguato, non risultavano ingaggiati. Dalle verifiche è emerso, inoltre, che gli uomini lavoravano in ambienti insalubri, sporchi e senza i dispositivi di protezione individuale. Gli operai venivano anche sorvegliati continuamente dai titolari dell’azienda attraverso un sistema di videocamere abusivo.
Per le persone coinvolte nell’indagine è scattata la richiesta di misura cautelare.