RAGUSA – È stata maltrattata e violentata per anni dal patrigno e, in un momento di disperazione, ha deciso di raccontare tutti i soprusi agli insegnanti. Grazie alla confessione emotiva di una bambina è stato possibile portare alla luce l’orrendo comportamento di un uomo residente a Ragusa.
Secondo il racconto della piccola, ascoltata anche dalle donne della polizia di stato nella sala audizioni protette della questura di Ragusa, le violenze sarebbero iniziate all’età di 6 anni e si sarebbero prolungate per diverso tempo fino al giorno in cui la bambina ha finalmente trovato il coraggio di chiedere aiuto alle docenti.
Durante la testimonianza e le indagini, la piccola è stata supportata da una psicologa. Secondo la ricostruzione dei fatti, è emerso che l’indagato avrebbe rivolto alla piccola una serie di rapporti sessuali e minacce con lo scopo di appagare le propri pulsioni. L’uomo, con il passare del tempo, aveva infatti “sostituito” la madre della bambina con la piccola.
Il tribunale di Ragusa, su richiesta della procura della Repubblica, ha così emanato una misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima nei confronti del “padre orco”. Alla vista dei poliziotti ed ignaro del provvedimento a suo carico, l’uomo ha inveito contro le forze dell’ordine con atteggiamento di sfida.
L’indagato è stato successivamente portato in ufficio per la notifica dell’atto. In seguito verrà sottoposto a processo fino al giudizio espresso dal tribunale ibleo.
