“Vorrebbe dirti una cosa”, picchiata 14enne. Ancora baby gang a Catania tra l’indifferenza della gente

“Vorrebbe dirti una cosa”, picchiata 14enne. Ancora baby gang a Catania tra l’indifferenza della gente

CATANIA “Scusa, puoi avvicinare che il mio amico deve dirti una cosa?”, questa la frase per adescare una quattordicenne da parte di un gruppo di ragazzini, che, successivamente, l’avrebbero picchiata.

Ancora un caso di baby gang a Catania, avvenuto ieri nel tardo pomeriggio, verso le ore 19,30 vicino la villa Bellini e sulla via Etnea.

Protagonista Gracy (nome di fantasia), in compagnia di una sua amica. Le due adolescenti stavano passeggiando nel cuore della città, quando un gruppetto di ragazzini le avrebbero fermate con una scusa: “Un amico mio vorrebbe dirti una cosa”.

Così, una volta avvicinata, Gracy è stata picchiata dai bulli:“Erano 8, tra femmine e maschi. Potevano avere tra i 9 e i 12 anni. Mi hanno preso di mira, colpita con una pedata e schiaffeggiata”. Diversi i graffi e le ferite, seppur non gravi, alcune delle quali alla caviglia.

Una tranquilla giornata rovinata dal “divertimento” di chi, probabilmente, conosce solo i soprusi come mezzo goliardico, per dar sfogo al proprio egocentrismo e per affermarsi nella società.

Quello che lascia stupite le due vittime, però, è l’indifferenza della gente: “C’erano delle persone che hanno visto, ma nessuno ha fatto niente”.

Un’omertà di cui “bisognerebbe vergognarsi”, anche se potrebbe darsi che nessuno sia intervenuto pensando che fosse un gruppetto di ragazzi che scherzava tra loro, come a volte accade, purtroppo, nella società di oggi.

Fortunatamente, Gracy e la sua amica sono tornate a casa. Sicuramente per loro lo spavento è stato grande.

Intanto, le forze dell’ordine, ormai da tempo, monitorano il territorio per individuare gli elementi delle baby gang. Anche avendone ricostruito le caratteristiche principali, però, non sempre si riesce a riconoscerli.

Immagine di repertorio