PALERMO – In un giorno insolito, il venerdì, ed in un orario insolito, alle 19,00, il Palermo, rinfrancato per il ritorno alla vittoria di sabato contro l’Avellino, affronterà il Venezia di Pippo Inzaghi. La partita contro i lagunari vedrà l’esordio di Adriano Bacconi, in settimana ingaggiato da Zamparini nella qualità di esperto in strategie tattiche. In verità, nelle ultime settimane le scelte di Tedino, in merito agli uomini da mandare in campo, sono scaturite più dalla conta degli uomini disponibili tra infortuni e squalifiche piuttosto che da meditate valutazioni tecnico tattiche.
Forse domani, considerate l’assenza forzata di Coronado per squalifica e le riacquistate disponibilità di Dawidowicz, recuperato dall’infortunio, e di Jajalo e Gnahorè, dopo il turno di squalifica, l’allenatore rosanero potrebbe avere qualche dubbio nella compilazione della formazione titolare.
Fermo restando il modulo, che sia 3-5-2 o 3-4-1-2 la differenza è minima, la scelta fondamentale sarà quella di trovare un sostituto a Coronado. Il prescelto nel difficile compito di rimpiazzare il brasiliano dovrebbe essere Gnahorè, che potrebbe operare sulla trequarti a supporto della coppia di attaccanti formata da Trajkovski e da La Gumina, entrambi in rete contro l’Avellino.
La formazione più probabile del Palermo, optando per 3-4-1-2, dovrebbe essere perciò formata da: Pomini; Dawidowicz, Struna, Rajkovic; Rispoli, Jajalo, Chochev, Aleesami; Gnahorè; Trajkovski, La Gumina.
Le alternative potrebbero essere costituite da Accardi al posto di Dawidowicz e da Rolando al posto di Aleesami.
Il Venezia dovrà tener conto dell’assenza pesante per infortunio di Pinato. Inzaghi, in applicazione del modulo 3-5-2, dovrebbe far scendere in campo: Audero; Cernuto, Domizzi, Modolo; Bruscagin, Falzerano, Bentivoglio, Fabiano, Del Grosso; Marsura, Geijo.
