“No Words”. Questo il tweet della Red Bull che descrive il clamoroso incidente tra i suoi piloti, Daniel Ricciardo e Max Verstappen, con il quale si può riassumere una gara intera.
“Non ci sono parole”, infatti, per descrivere una gara che ha regalato moltissime emozioni e che ha visto per quasi 1/4 la presenza della Safety Car in pista.
Al via, contatto tra Kimi Raikkonen ed Esteban Ocon, con il francese della Force India costretto subito al ritiro. Poco più dietro altro contatto tra Sergej Sirotkin e Fernando Alonso, con il primo costretto a ritirarsi. Per il pilota della McLaren necessario il rientro ai box, con anteriore e posteriore destra completamente danneggiate.
La Safety Car rientra al sesto giro, ma non sarà l’ultima volta che la vedremo in pista. La rivedremo molto più avanti, in virtù del clamoroso incidente tra le due Red Bull.
Ripetitivo dirlo dopo Shanghai, ma, anche qui, la maggior parte delle colpe se le prende Verstappen. Il pilota belga si muovo “a zig-zag”, in rettilineo, a velocità altissime, non permettendo al compagno di squadra Ricciardo il sorpasso: per l’australiano è impossibile evitare l’impatto.
La Ferrari sembrava poter controllare la gare con Vettel, giocando sulla strategia delle gomme. Seb rientra prima di Valtteri Bottas e monta gomme soft (banda gialla). Il finlandese della Mercedes aspetta e al momento dell’uscita della Safety Car rientra e monta le ultrasoft, riuscendo a sopravanzare il ferrarista, rientrato nel frattempo.
Ne approfittano anche Lewis Hamilton e Raikkonen, in pista con gomma gialla, che rientrano e montano gomma ultrasoft. Dopo l’incidente clamoroso di Romain Grosjean in regime di Safety Car, la gara riparte con Bottas davanti a tutti, seguito da Vettel, Hamilton e Raikkonen.
Il tedesco della “Rossa” sbaglia e si fa sopravanzare sia da Hamilton, che dal compagno di squadra Raikkonen, subendo il sorpasso anche da uno scatenato Sergio Perez. Ormai in controllo della gara, arriva anche il clamoroso ritiro di Bottas che, dopo aver colpito un detrito, manda in frantumi la posteriore destra.
Per Hamilton è tutto facile: gestisce gli ultimi giri e chiude al primo posto in solitaria, davanti Raikkonen e Perez. Solo quarto Vettel.
Grandissima gara di Charles Leclerc, capace di chiudere sesto e conquistare i primi punti della stagione.
ECCO L’ORDINE D’ARRIVO DEL GRAN PREMIO DELL’AZERBAIJAN:
1 | LEWIS HAMILTON | Mercedes | |
2 | KIMI RAIKKONEN | Ferrari | |
3 | SERGIO PEREZ | Force India | |
4 | SEBASTIAN VETTEL | Ferrari | |
5 | CARLOS SAINZ | Renault | |
6 | CHARLES LECLERC | Alfa Romeo Sauber | |
7 | FERNANDO ALONSO | McLaren | |
8 | LANCE STROLL | Williams | |
9 | STOFFEL VANDOORNE | McLaren | |
10 | BRANDON HARTLEY | Toro Rosso | |
11 | MARCUSS ERICSSON | Alfa Romeo Sauber | |
12 | PIERRE GASLY | Toro Rosso | |
13 | KEVIN MAGNUSSEN | Haas | |
14 | VALTTERI BOTTAS | Mercedes | Ritirato |
15 | ROMAIN GROSJEAN | Haas | Ritirato |
16 | MAX VERSTAPPEN | Red Bull Racing | Ritirato |
17 | DANIEL RICCIARDO | Red Bull Racing | Ritirato |
18 | NICO HULKENBERG | Renault | Ritirato |
19 | SERGEJ SIROTKIN | Williams | Ritirato |
20 | ESTEBAN OCON | Force India | Ritirato |