PALERMO – Da un pò di tempo sembra che la fortuna abbia distorto lo sguardo dai colori rosanero. Senza cercare scuse e non dimenticando i tanti problemi tecnici della squadra, è pur vero che la quantità di infortuni che ha falcidiato la compagine di Tedino è sicuramente anomala.
Il sospetto che ci possa essere stato un difetto nella preparazione atletica non aiuta a risolvere il problema. Fatto sta che nell’ultimo mese di campionato il Palermo dovrà fare a meno di Nestorovski, capitano e capocannoniere della squadra. Il macedone, che ha rimediato nella partita contro il Cittadella una lesione di secondo grado del bicipite femorale, dovra stare fuori per più di un mese e, considerando che il campionato si chiuderà il 18 maggio, tornerà disponibile a promozione acquisita o, ipotesi più probabile, per partecipare ai playout.
Intanto domani Tedino dovrà inventarsi una formazione per tentare di ritornare alla vittoria contro l’Avellino. Infatti, non bastassero gli infortunati, la rosa si presenta ancora più esigua per le squalifiche di Jajalo e di Gnahorè.
Nelle intenzioni del tecnico ex Pordenone, c’è il ritorno alla difesa a tre magari accelerando il recupero di Bellusci e di Rajkovic, visto il perdurare dell’assenza di Szyminski ed il fresco infortunio di Dawidowicz.
A centrocampo gli unici uomini disponibili non consentono scelte: scenderanno in campo Rispoli, Murawski, Chochev ed Aleesami, mentre Coronado sulla trequarti dovrebbe cercare di inventare gioco per Trajkovski e La Gumina.
Ricapitolando, il Palermo, con il 3-4-1-2, dovrebbe schierarsi con Pomini; Bellusci, Struna, Rajkovic; Rispoli, Murawski, Chochev, Aleesami; Coronado; Trajkovski, La Gumina.
L’Avellino di Claudio Foscarini, ai margini della zona di pericolo retrocessione, dovrebbe scendere in campo con il 4-4-2 composto da Lezzerini; Laverone, Ngawa, Kresic, Marchizza; Vajushi, De Risio, Di Tacchio, Molina; Asencio, Ardemagni.
