CASTROFILIPPO – “Non te ne puoi andare così, no“. È solo uno dei messaggi di cordoglio che sono apparsi su Facebook in seguito alla morte del 25enne Giuseppe Todaro, operaio deceduto ieri dopo essere precipitato da un’altezza di 30 metri.
Il giovane era originario di Bagheria. Fidanzato (pare si sarebbe dovuto sposare entro il prossimo anno), lavorava per la “St sistem srl” e si trovava ieri in contrada Graci-Fondachello. Avrebbe tragicamente perso l’equilibrio mentre procedeva con le operazioni di aggancio del filo telefonico e sarebbe precipitato sotto gli occhi increduli e terrorizzati dei colleghi.
Una morte improvvisa per la quale gli amici non riescono a darsi pace, come Cristian che scrive: “Amico mio mi mancherai tantissimo. Ti ho conosciuto quest’anno e sono veramente orgoglioso di averti conosciuto. Mi dispiace soltanto non averti praticato di più. Non mi aspettavo tutto questo cavolo. Adesso sei nelle mani del Signore sei al sicuro riposa in pace amico mio un bacione grande. Proteggici da lassù“.
A fargli eco anche Danilo, che commenta: “Penso che la vita sia una grossa fregatura, oggi ci sei, domani non si sa. Abbiamo condiviso tante cose insieme, anche quel pallone che tanto abbiamo sempre amato, abbiamo condiviso il banco insieme, bisticciato anche una volta, ma si sa eravamo ragazzini. Porterò inciso nel mio cuore il tuo nome insieme alle foto fatte insieme e purtroppo conserverò le lacrime sul mio volto per la tua scomparsa prematura e non mi darò pace per questo. Ti sarò sempre grato per la bella amicizia che abbiamo avuto. Non ti dimenticherò mai. Ciao Peppe“.
Nel frattempo la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta sull’incidente sul lavoro che è costato la vita al 25enne: sia il ponte ripetitore, sia l’area circostante e tutte le attrezzature sono state sequestrate.