Vandalismo e massimo degrado all’ex poliambulatorio di Librino. “Bianco intervenga”. FOTO

Vandalismo e massimo degrado all’ex poliambulatorio di Librino. “Bianco intervenga”. FOTO

CATANIA – “Una struttura sistematicamente vandalizzata negli ultimi anni con la conseguenza che oggi non può più essere valorizzata. Nonostante segnalazioni e le richieste di interventi l’ex poliambulatorio di Librino attualmente versa in condizioni di totale abbandono”. 

Sono le parole del consigliere comunale, Ernesto Calogero, che chiede al sindaco Bianco di attivarsi affinché: “Questa vergogna per l’intero territorio venga definitivamente eliminata”.  Secondo quanto auspicato dal consigliere di “Con Bianco per Catania”, potrebbe essere creato un centro di aggregazione da affidare alle associazioni, alle parrocchie e a tutti quegli enti “no profit” che quotidianamente lottano contro il degrado e il vandalismo a Librino.

Da quando è stato chiuso, quasi dieci anni fa, il presidio ospedaliero del viale Bummacaro è stato vittima di continui furti con i ladri che, giorno dopo giorno, hanno portato via materiale ferroso, impianti, infissi e qualsiasi altra cosa possa aver avuto un minimo di valore. Adesso restano solo un insieme di catapecchie con le pareti sfondate pronte a crollare da un momento all’altro.

“Per queste ragioni – continua Calogero – chiedo che in un territorio come il nostro,  sempre in bilico tra riscatto e degrado, serva programmazione, sviluppo ma soprattutto vigilanza. Controlli per evitare che qualcuno, specialmente i bambini spinti dalla curiosità, possa avventurarsi all’interno dell’impianto rischiando di farsi molto male”.

Come dichiara il consigliere, ancora adesso sull’ex poliambulatorio di Librino si fanno tanti ipotesi sul suo riutilizzo. “Idee che ricalcano proposte precedentemente avanzate: un distaccamento di uffici demografici o anagrafici, un centro per anziani, una biblioteca o una mensa per i poveri gestita da alcune parrocchie del nostro quartiere. Soluzioni da attuare il prima possibile per evitare che questa parte del viale Bummacaro resti un luogo evitato da tutti”.

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