Pasqua in famiglia “macchiata” di sangue: figlio aggredisce con calci e pugni padre dopo un rimprovero

Pasqua in famiglia “macchiata” di sangue: figlio aggredisce con calci e pugni padre dopo un rimprovero

ENNA – Durante le scorse festività pasquali, gli uomini della Squadra Mobile di Enna hanno arrestato L.C., 25 anni, residente a Valguarnera Caropepe, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, avendoli commesse ai danni del padre, per futili motivi, mettendone in pericolo la vita nel corso del pranzo pasquale.

In particolare, nel pomeriggio della giornata di Pasqua, gli uomini della volante di Enna, sono intervenuti al pronto soccorso dell’Ospedale Umberto I di Enna, dove il medico di turno ha segnalato il ricovero di un uomo, arrivato in ospedale poco prima tramite ambulanza, che presentava vistose contusioni costali e facciali procurategli a seguito di un’aggressione da parte del figlio C. L.. Le condizioni di salute erano apparse sin da subito serie, tanto che i medici hanno sottoposto l’uomo ad un delicato intervento chirurgico per salvargli la vita, visto che i colpi ricevuti avevano compromesso anche gli organi interni.

Dalle immediate indagini avviate dai poliziotti della volante, insieme con i colleghi della Squadra Mobile, si è ricostruito il fatto è avvenuto durante il pranzo pasquale in famiglia, nella casa che si trova a Valguarnera, mentre i figli più piccoli stavano scartando le uova pasquali. È successo tutto in pochi attimi: i bambini hanno iniziato a litigare, inducendo il padre a rimproverarli per ristabilire la calma, il giovane L.C., è stato colto da uno scatto d’ira, e dopo un breve scambio verbale con il genitore, ha dato vita ad un’inaudita aggressione contro il padre, facendolo cadere per terra, dove ha continuato a sferrargli calci e pugni senza che nessuno dei parenti presenti riuscisse a fermarlo, a causa della veemenza.

Il gravissimo episodio, secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori, era solo l’ennesimo epilogo di sistematica condotta aggressiva del figlio L.C., il quale, già in molte altre precedenti occasioni non aveva esitato a ricorrere alla violenza, anche per futili motivi, nei confronti del padre.

Nelle more dei predetti accertamenti, gli agenti si recavano sia a casa della famiglia per verificare che gli altri familiari fossero al sicuro, ma si sono anche messi a lavoro per rintracciare l’aggressore, che nel frattempo si era allontanato.

I poliziotti erei hanno rintracciato poco dopo ed arrestato il giovane, per il pericolo che lo stesso potesse reiterare la sua condotta violenta anche su altri familiari, che tuttavia mostrava segni di rimorso circa la grave aggressione che avrebbe potuto costare la vita al genitore, al momento, per fortuna, fuori pericolo di vita.

L’ L.C., dopo le formalità l’arresto veniva associato alla casa circondariale di Enna a disposizione dell’autorità giudiziara. procedente, nella persona del p.m. di turno alla Procura della Repubblica di Enna.