POZZALLO – La polizia ha fermato uno scafista, nel giorno del suo 18esimo compleanno, per lo sbarco di sabato a Pozzallo di 132 migranti. Gravi indizi di colpevolezza sono stati raccolti a carico di Saidu Bangua, nato in Sierra Leone il 31 marzo del 2000. Secondo le dichiarazioni dei testimoni, è lui che ha condotto l’imbarcazione partita dalle coste libiche in direzione dell’Italia per procurare l’ingresso clandestino nel nostro territorio di cittadini extracomunitari.
Il 30 marzo, alle 12,50, la nave della Marina Militare Inglese HMS “Echo”, facente parte dell’assetto Frontex nell’ambito dell’operazione EUNAVFORMED della medesima agenzia, è stata avvertita della presenza di un’imbarcazione carica di migranti e si è diretta in suo soccorso. Alle 15,05 è stato individuato il gommone e sono iniziate le procedure di soccorso e di trasbordo degli stessi migranti, dal gommone all’imbarcazione di salvataggio. In totale sono stati salvati 132 migranti.
Dopo aver terminato tutte le operazioni, la nave ECHO ha ripreso la navigazione e si è diretta verso il porto di Pozzallo dove è giunta alle 10 del mattino di sabato. Immediatamente dopo lo sbarco, i migranti sono stati trasferiti presso i locali dell’attiguo Hotspot per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.
Gli uomini della polizia di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della guardia di finanza di Pozzallo ed una dei carabinieri – hanno sottoposto a fermo lo scafista che proprio sabato ha compiuto 18 anni. Dalle indagini è emerso che il giovane, in accordo con gli organizzatori libici, ha condotto il gommone carico di migranti assumendosi una responsabilità enorme in cambio del viaggio gratis nelle acque internazionali. I migranti sono partiti dalla Libia ed hanno pagato in media 1.500 euro cadauno per raggiungere l’Europa.
Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Infine, lo scafista sottoposto a fermo, è stato portato nel carcere di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria iblea.