Diesel addio: un futuro senza gasolio per il bene dell’ambiente

Diesel addio: un futuro senza gasolio per il bene dell’ambiente

CATANIA – La corsa all’abolizione delle auto diesel è appena iniziata e sembra che nulla possa fermarla. Nonostante rappresenti una grossa fetta del mercato automobilistico italiano, la fine dell’era diesel pare ormai prossima, anzi, avrebbe una data ben precisa: l’anno 2022.

Le principali case automobilistiche mondiali, infatti, avrebbero deciso di diminuire, fino a farle scomparire del tutto, le motorizzazioni a gasolio. Volvo, Porsche, Toyota, Volkswagen, Bmw, Renault, Mercedes, Peugeot, Citroën e Fca starebbero già programmando il progressivo abbandono del gasolio a vantaggio di modelli ibridi ed elettrici. La più drastica, in tal senso, è stata l’azienda giapponese che ha già sospeso la vendita di auto diesel in Italia.

Lo scandalo sulle emissioni truccate (il cosiddetto “dieselgate“) e le allarmanti notizie sui danni ambientali legati all’uso del gasolio da trazione hanno provocato un calo sensibile delle vendite delle auto diesel.



La decisione dei diversi gruppi sarebbe stata dettata, quindi, dal crollo della domanda e dai crescenti costi per rendere la tecnologia in linea con gli standard delle emissioni inquinanti. Le nuove e più rigide leggi, insieme alle metodologie utilizzate per i test, infatti, potrebbero far aumentare i costi della tecnologia diesel fino a determinarne l’uscita dal mercato.

Il capitolo “emissioni” è quello che inguaia maggiormente il destino del diesel. I motori a gasolio sono additati come i “nemici dell’ambiente” in quanto le emissioni di ossido di azoto (NOX) sono maggiori. Anche se, occorre sottolineare che, a parità di cilindrata, producono una quantità minore di anidride carbonica per chilometro (CO2/km) rispetto a quelli a benzina. Caratteristiche che renderebbero il diesel sì più inquinante, ma maggiormente efficiente e affidabile, soprattutto sulle lunghe percorrenze.

A complicare le speranze di sopravvivenza del gasolio anche lo sviluppo dei nuovi motori a benzina: sempre più piccoli in termini di cilindrata, ma con prestazioni aumentate e una sensibile riduzione dei consumi. Senza dimenticare, come detto, la maggiore attenzione che le case automobilistiche intendono riservare alle alimentazioni future dei motori automobilistici, vale a dire ibrido ed elettrico.