PALERMO – Ad affermarlo è stato un nuovo confidente che ha raccontato di preparativi che sarebbero in corso per un attentato nella zona del palazzo di giustizia di Palermo. Il bersaglio è costituito dai pm che stanno seguendo la presunta trattativa Stato-Mafia.
E subito si pensa al pubblico ministero Nino Di Matteo, nei confronti del quale sale il livello di attenzione.
In città, stando alle dichiarazioni, sarebbe già arrivato il tritolo richiesto da Cosa Nostra per un possibile attentato dinamitardo contro il magistrato che regge l’accusa al processo.
Non si tratta della prima allerta, infatti lo scorso gennaio e a luglio 2013 già qualcuno aveva messo in giro una voce secondo la quale esplosivo era arrivato a Palermo per un attentato. A precedere questi episodi erano state due lettere anonime arrivate in Procura in cui si spiegava che la volontà della mafia era quella di eliminare Di Matteo “in un momento di confusione istituzionale”.
Non si respira un’atmosfera di certo serena all’interno del palazzo di giustizia palermitano anche dopo le sospette incursioni anonime nella stanza del procuratore generale Roberto Scarpinato. E così i controlli sono stati incrementati e la sicurezza intorno al pool di magistrati che lavora per la trattativa Stato-Mafia, è aumentata.