RAGUSA – Agivano in coppia effettuando furti nelle abitazioni del ragusano. Per questo motivo la polizia mobile della polizia di stato di Ragusa ha arrestato Salvatrice Trubia, 29 anni, e Angelo Grasso, 25 anni (in basso da sinistra a destra), entrambi residenti a Vittoria.
Le indagini delle forze dell’ordine sono scattate a seguito di una segnalazione presentata ad agosto 2017 da un cittadino ragusano in villeggiatura a Marina Di Ragusa per un furto subito nella sua abitazione estiva in pieno giorno.
Utili, per gli inquirenti, si sono rivelate le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza della zona insieme ad altre attività investigative. Per risalire all’identità della donna, è stato necessario esaminare la targa dell’auto da loro utilizzata.
Dopo accurate ricerche, la polizia è stata in grado di ricostruire la strategia utilizzata dai due malviventi che consisteva nell’effettuare diversi passaggi in auto per controllare abitudini delle vittime per poi colpire. I due, inoltre, non destavano sospetti in quanto fidanzati e, pertanto, si muovevano indisturbati. Il nome dell’operazione, “Bonnie & Clide“, deriva proprio dalla relazione in corso tra i due.
Su autorizzazione della procura, la squadra mobile è riuscita a raccogliere le intercettazioni dei loro dialoghi effettuati a bordo del veicolo e tramite telefono, avendo così a disposizione inequivocabili elementi di prova.
Durante le indagini, gli inquirenti hanno accertato almeno 10 furti commessi o tentati dalla coppia e l’utilizzo fraudolento di carte di credito. È emerso, inoltre, che i due erano soliti effettuare diversi passaggi in auto per controllare abitudini delle vittime per poi colpire.
In un’occasione, nel periodo natalizio, la coppia aveva effettuato un furto a Comiso ma la refurtiva era stata immediatamente recuperata dalla polizia e successivamente restituita al legittimo proprietario.
L’arresto della coppia di ladri è avvenuto appena 24 ore dopo l’ordine di cattura. I due sono stati rintracciati nel territorio di Vittoria – precedentemente domiciliati a Caltagirone, Gela e Scoglitti – e portati negli uffici della squadra mobile per essere fotosegnalati dalla polizia scientifica e successivamente trasferiti in carcere: l’uomo presso l’istituto di pena di Ragusa mentre la donna a Catania.
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