CATANIA – Alla luce di quanto emerso oggi con l’operazione “Garbage Affair“, che ha fatto tremare non poco il Comune di Catania, non sono mancate polemiche e pareri da parte di tutte le istituzioni.
Avrebbe truccato gli appalti per l’assegnazione di alcune ditte: sono sei i dipendenti coinvolti, con tanto di intercettazioni che li incastrano. Si è espresso in merito anche il sindaco di Catania, Enzo Bianco: “Sono profondamente amareggiato – ha detto il primo cittadino etneo-. Ho licenziato i dipendenti che chiedevano favori” (clicca qui per il messaggio integrale).
Come dicevamo sopra, sono tantissime le polemiche a seguito di un’operazione che ha destato parecchio scalpore. E per Enzo Bianco, c’è anche chi chiede le dimissioni.
È il caso del Tavolo delle Imprese, che non accetta un disastro simile: “Anche se manca poco alla conclusione del mandato del sindaco di Catania, considerando quando accaduto oggi con l’indagine della DIA e il disastro della gestione dei rifiuti a Catania, il Tavolo chiede a Bianco di fare un passo indietro o, in alternativa, esorta i consiglieri comunali ad autoconvocare immediatamente il Consiglio e sfiduciarlo. Per decoro nei confronti della città, considerando che si tratta di funzionari a lui molto vicini, sarebbe opportuno chiudere qui il quinquennio e dimostrare che a Catania ci sono gli anticorpi morali al degrado che stiamo vivendo. Sarà anche un monito al sindaco che verrà dopo l’attuale inquilino di Palazzo degli Elefanti”.
Richieste quindi le dimissioni immediate, nonostante manchi poco alla fine del mandato. C’è chi, tuttavia, si sente parte offesa, come il Codacons, che risponde aspramente ai fatti accaduti: “In riferimento all’inchiesta sui rifiuti ‘Garbage Affair’, il Codacons rivolge un plauso all’operazione della DIA e della Procura di Catania e annuncia che si costituirà parte offesa e chiederà nei confronti dei responsabili di risarcire i cittadini catanesi fino all’ultimo centesimo, pagando anche gli interessi legali”. Lo afferma l’avv. Giovanni Petrone Presidente Regionale dell’associazione dei consumatori commentando i gravi fatti corruttivi resi noti oggi dalla Magistratura.
Sdegno e amarezza da parte della Cgil, che chiede la restituzione di dignità e trasparenza: “La Cgil di Catania esprime sdegno e amarezza per quanto emerso dall’operazione ‘Garbage affair’ condotta stamattina dalla DIA. Nel ribadire ancora una volta la propria fiducia nella magistratura, spera che venga fatta chiarezza in tempi brevissimi, affinché venga restituita dignità e trasparenza ad un settore nevralgico come è quello dei rifiuti. Il comparto rifiuti è decisivo per il benessere primario dei cittadini e per tutti i lavoratori che vi gravitano a vario titolo. A fronte dell’enorme quota di esborso di denaro pubblico, al quale ovviamente partecipano i cittadini siciliani e catanesi, è fondamentale che il cerchio venga chiuso e che tutte le responsabilità vengano a galla. Quello dei rifiuti è un settore che troppe volte e in troppe versioni ha colpito la credibilità delle istituzioni e della trasparenza”.
Chiude all’uniscono Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania: “Siamo molto preoccupati per le possibili ripercussioni che l’inchiesta su appalti e rifiuti al Comune di Catania potrebbe avere sui livelli occupazionali e sul decoro della città. Confidiamo nel lavoro della Magistratura e auspichiamo che possa fare chiarezza in modo tale che, quanto prima, venga restituita alla città di Catania dignità e opportunità di lavoro giusto e nella legalità”.