AGRIGENTO – In 4 avevano incendiato l’interno del padiglione dell’hotspot di Lampedusa, luogo dove tra l’altro alloggiavano i migranti accolti in territorio. Ritenuti responsabili del gravissimo reato: Baugugra Elabed, 27 anni; Sami Ben Ali, 41 anni; Omar Kasmi, 20 anni e Samah Chroudi, 21 anni, sono stati richiamati dal tribunale di Agrigento.
L’accusa per loro sarebbe d’incendio aggravato in concorso; nello specifico, la “banda” incriminata, formata interamente da extracomunitari, avrebbe tentato di dare alle fiamme il padiglione A/2. L’edificio, infatti, sarebbe stato parzialmente distrutto dal fuoco.
Data la gravità dei danni procurati, la polizia di stato ha dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto. L’emendamento è stato ovviamente eseguito solamente una volta dopo la fine delle molteplici indagini effettuate a riguardo.
Proprio in merito all’accaduto le autorità locali si sono immediatamente mobilitate per far in modo che i colpevoli venissero a galla, e una volta individuati i responsabili, si è per l’appunto provveduto a fermarli.
Le serrate indagini nei confronti dei 4 , sono state condotte dalla squadra mobile di Agrigento che è riuscita ad assicurarli alla giustizia. Per loro la circostanza aggravante è stata quella di aver commesso il fatto su edifici pubblici o comunque destinati a un uso collettivo, accusa ritenuta gravissima perché lesiva verso i destinatari.