“Cognate”: battibecchi e inutili invidie in nome dell’effimero

“Cognate”: battibecchi e inutili invidie in nome dell’effimero

CATANIA – Una guerra tutta al femminile fatta di urla, pettegolezzi, cattiverie gratuite, colpi bassi e giudizi inappellabili si consuma sul palco del Piccolo Teatro con la commedia brillante “Cognate” di Michel Tremblay messa in scena dalla compagnia “Gli Instabili”.

L’acuta regia di Nicola Alberto Orofino punta a sottolineare lo sconfinato ego dei personaggi che intriso di invidia e sentimenti di possesso diventa metafora di una società costruita esclusivamente sulla falsità e l’effimero.

Da una vincita di un milione di punti da commutare in pregiati oggetti d’arredamento si scatena una feroce bagarre tra donne che in chiave ironica descrive come i bisogni personali prevalgono sul bene comune, realizzando dei veri e propri sfoghi rabbiosi di attempate signore inacidite da un comportamento fintamente perbenista e regolare.

Gli attori Giovanni Calabretta, Gabriella Calatabiano, Anna Di Mauro, Luciana Camano, Rita Patti, Maribella Piana, Gabriella Russo, Carmelo Scaccianoce, Marika Russo, Sergio Trefiletti affrontano con estrema grinta temi complessi come la solitudine umana, il finto piacere votato al benessere e la ricerca disperata della felicità impossibile da ottenere con un atteggiamento meschino e altezzoso che tocca l’apice nei monologhi delle protagoniste.

Solo la voce fuori campo dell’attore Silvio Laviano scuote il gruppo di amiche, vicine e cognate accorse al singolare party, per incollare i punti nelle schede, cercando di risvegliare sentimenti dimenticati ricordando l’inutilità delle loro liti e ripicche in cui si preferisce sbagliando l’apparire all’essere.