Passante ferroviario, fermata di Picanello miraggio e Odissea

Passante ferroviario, fermata di Picanello miraggio e Odissea

CATANIA – Vedrà mai la luce la stazione Picanello, la fermata urbana del passante ferroviario della città etnea situata nell’omonimo quartiere? È la domanda che si pongono, ciclicamente, i residenti della zona che ormai da anni ne attendono l’apertura. La stazione si trova tra le “sorelle” denominate Ognina ed Europa, inaugurate ed entrate subito in funzione nel luglio 2017 in presenza del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.

Purtroppo, a differenza delle altre due, quella di Picanello – ubicata su un marciapiede alla fine di via Timoleone  – non è stata ancora battezzata con il taglio del nastro a causa di una serie di ritardi che hanno gravato non poco sulla tabella di marcia dei lavori. Secondo le comunicazioni ufficiali di RFI, la fermata sarebbe dovuta essere fruibile dal pubblico ad ottobre 2017. Ma anche questo appuntamento, parimenti a quelli fissati, in precedenza, non è stato rispettato.

Ad incidere sull’ennesimo slittamento dell’apertura alcune ragioni legate all’aggiornamento delle normative relative alle condizioni di sicurezza dell’accesso. Picanello, infatti, è l’unica delle stazioni che si affacciano sul litorale etneo ad essere completamente interrata per diversi metri. L’entrata porta direttamente ai binari situati sotto via Messina. La galleria in questione venne realizzata a metà del secolo scorso e accorpata, negli ultimi anni, ad un secondo tracciato in funzione dell’entrata in scena del cosiddetto “raddoppio ferroviario”.

La creazione dell’uscita è stata non poco problematica per gli abitanti del quartiere, che hanno visto via Timoleone trasformata in un vero e proprio cantiere a cielo aperto, con la conseguente interruzione del traffico veicolare. L’arteria è stata riaperta al pubblico nel 2013 dopo ben 5 anni di attesa, sotto l’allora amministrazione Stancanelli. Da allora i lavori per la stazione si sono svolti a singhiozzo. In alcuni momenti, con gli ammodernamenti in corso nel sottosuolo, la stazione è stata totalmente trascurata dagli operai.

A fine 2017 il parziale “sprint” che ha portato alla rimozione delle sporgenti travi in legno che coprivano il passaggio e l’avanzamento dei lavori di rifinitura, pittura e installazione delle insegne. L’ingresso è costituito da una rampa di scale mobili e da un’altra pedonale. Previsto, inoltre, un accesso ai diversamente abili tramite un ascensore che dovrebbe essere ultimato sulla vicina via Urzì.

Poco prima del Natale ecco giungere l’ennesimo stop. Attualmente, sembrerebbero mancare soltanto pochi ritocchi per l’entrata in funzione della fermata. Tuttavia, l’entrata continua a rimanere sbarrata dalle grate arrugginite.

[envira-gallery id=”305117″]