Sempre più auto e motorini abbandonati a Vulcania: “Ricettacolo di sporcizia e meta di ladruncoli”

Sempre più auto e motorini abbandonati a Vulcania: “Ricettacolo di sporcizia e meta di ladruncoli”

CATANIA – Una delegazione del comitato cittadino Vulcania, organismo di rappresentanza dell’omonimo quartiere, in seguito alle tantissime segnalazioni ricevute e dai sopralluoghi eseguiti documenta il fenomeno dell’abbandono dei veicoli sul suolo cittadino che costituisce da sempre un dannoso problema per l’amministrazione comunale e contribuisce a creare un senso di degrado, allarme sociale e disagio tra i cittadini del quartiere.

Il comitato sollecita gli organi di competenza a programmare interventi di rimozione tempestiva dei mezzi abbandonati per ragioni di sicurezza e di salute pubblica, oltre che per evidenti motivazioni legate alla viabilità. Auto e motorini abbandonati da anni e diventati un immondezzaio a cielo aperto, a due passi dalle case.

È la situazione denunciata dal comitato: “Abbiamo sollecitato il Comune e la polizia municipale – dicono oggi i residenti del quartiere – ma al momento nessuno ha preso in considerazione le nostre segnalazioni. Sembra che nulla ancora si sia mosso perché nelle casse dell’amministrazione non ci sono fondi sufficienti. Ma gli agenti della polizia municipale – fanno notare i residenti – potrebbero contattare i proprietari, visto che le auto sono ancora munite di targa e intimare loro di rimuoverle e ripulire la zona, diventata nel corso degli anni un ricettacolo di sporcizia e meta di ladruncoli che, pian piano, stanno smantellando le auto Non è certo un bel vedere”.

Interviene la coordinatrice del comitato, Angela Cerri. “I veicoli abbandonati costituiscono anche un problema igienico-sanitario in quanto spesso favoriscono l’abbandono all’interno degli stessi di ogni genere di rifiuto. In alcuni casi costituiscono rifugio per sbandati, in altri casi sono oggetto di vandalismo con detriti, vetri e residui per la strada e sul marciapiede. Le auto più vecchie sono state aggredite dalla ruggine e ridotte a ferraglia da rottamare. I modelli più recenti, spesso abbandonati da chi in tempi di crisi non può più permettersi di pagare l’assicurazione o le riparazioni di un meccanico, sono stati cannibalizzati. Accade per le più diverse ragioni, non ultima il decesso del proprietario o il suo allontanamento dalla città, fino alla vera e propria emigrazione in altri Paesi. Tra le attività del comitato, dai sopralluoghi eseguiti, l’intervento si inserisce in un’ampia attività di monitoraggio sugli aspetti di decoro e degrado urbano in città. I veicoli abbandonati in strada, oltre che rappresentare un simbolo di degrado, espongono i cittadini a rischi per la salute e la sicurezza“.

Le foto documentate mostrano l’abbandono e il degrado in diverse vie del quartiere (Torino, Quieta, Caronda, M. Polo, Milano, C. delle Province, Empedocle, Salesiani, S.F. Neri, P. Toselli, J. Escrivà, Fleming, Pirandello, Furnari, R.S. Secondo, La Spezia, e tante altre vie).

“Bisogna intervenire – conclude – per ridare dignità e decoro al quartiere della città. Ora speriamo che chi di dovere faccia qualcosa e risolva questa situazione indecorosa”.

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