Rapina in gioielleria da 25mila euro: ladri legano e chiudono proprietaria in uno stanzino

Rapina in gioielleria da 25mila euro: ladri legano e chiudono proprietaria in uno stanzino

PALERMO – La Polizia di Stato ha arrestato tre componenti di un commando di cinque persone che aveva assaltato ad una gioielleria della Marinella e, seppur in condizioni rocambolesche, era riuscito a portare a termine il colpo e guadagnare un lucroso bottino.

Si tratta di due uomini ed una donna, tutti con precedenti penali e provenienti da quartieri geograficamente lontani da quello della rapina: Angela Zito, 47 anni, del quartiere “Villagrazia”, Giuseppe De Rosalia, 21 anni, e Salvatore Bronte, 50 anni, entrambi della “Kalsa”.

Questa mattina intorno alle 10, i tre si erano spostati nella parte ovest del capoluogo ed avevano raggiunto una gioielleria in via Porta di Mare.

Zito e De Rosalia erano entrati in gioielleria ed avevano avviato una breve trattativa per l’acquisto di alcuni monili con la proprietaria dell’esercizio, in quel frangente sola in negozio. Secondo la ricostruzione effettuata dai poliziotti, ad osservare la scena, poco fuori dell’esercizio, almeno un “palo” ed almeno altri due complici, un po’ più defilati, in attesa.

Con violenza e vigliaccheria, De Rosalia e Zito avevano facilmente fatto valere la loro superiorità numerica ed avevano immobilizzato la vittima, imbavagliandola, legandola con nastro adesivo e chiudendola dentro lo stanzino, nella illusoria convinzione che la donna fosse l’unico ostacolo tra sé ed i gioielli esposti in vetrina.

La gioielleria era, però munita di un sistema di videosorveglianza capace di trasmettere le immagini simultaneamente anche a chi si trovi fuori dai locali commerciali. È così che il proprietario del negozio ha scoperto e vissuto in presa diretta quei drammatici frangenti ed ha avvisato alcuni vicini esercenti e allertato il 113.

L’arrivo dei commercianti proprio quando i due rapinatori stavano arraffando i monili dalle vetrine è stato notato dal “palo” che ha chiamato i “rinforzi”, ovvero gli altri due complici, tra cui Bronte, quest’ultimo munito di pistola, poi rivelatasi una scacciacani modificata.

Bronte e complice sono riusciti a neutralizzare l’intervento dei commercianti, minacciandoli con la pistola e permettere a Zito e De Rosalia di completare la sottrazione di monili e bigiotteria, per un valore di 25mila euro.

I cinque complici si sono poi allontanati. Due di loro sono riusciti a far perdere le loro tracce, dileguandosi a piedi. Gli altri tre, Bronte, Zito e De Rosalia sono fuggiti, invece, a bordo di un’auto che, in via Rosario Nicoletti, è stata intercettata dalle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del commissariato di “S.Lorenzo” e, dopo un breve ma intenso inseguimento, bloccata. I tre rapinatori sono stati, quindi, immobilizzati e arrestati.

L’intera refurtiva è stata, così, recuperata e riconsegnata ai gioiellieri.

All’interno dell’auto sono state ritrovate, inoltre, la pistola utilizzata da Bronte e la somma di 600 euro in banconote false da 50 euro.

La titolare chiusa nello stanzino era stata, nel frattempo, soccorsa e tranquillizzata. Indagini sono in corso per risalire alle identità dei complici.