Raccontare la gioia nel dolore: Anna Teresi e il suo amante di Lavì

Raccontare la gioia nel dolore: Anna Teresi e il suo amante di Lavì

CATANIA – È stato presentato ieri alla biblioteca Civica e A. Ursino Recupero, con grande entusiasmo e affluenza di pubblico, il libro di Anna Teresi e Giuseppe Failla (oncologo).

All’incontro sono stati presenti il dottore Fernando Testa, famoso fisiatra, e Gloriana Orlando, professoressa e scrittrice.

Gli autori sono rispettivamente il paziente, malato di tumore, e il medico che l’ha seguita. Narrato in chiave ironica e trattando un tema doloroso affrontato con leggerezza, l’opera rappresenta, infatti, il meglio che la vita possa darci nel dialogo tra l’ammalata e il suo medico curante. Un percorso di infinite intese, fatto di complicità ed empatia.

Lavì è un tipo tosto, uno che non s’arrende: vuole vivere, continuare a sognare, a respirare l’aria del suo mare. Intraprende un percorso irto di ostacoli, fatto di mille paure e indecisioni, lungo il quale la buona sorte le fa incontrare un medico che si prende cura di lei, la tiene per mano e la sostiene.

Da questo incontro accidentale, prende vita un rapporto umano di complicità che attraversa le loro vite, trasformandole. Una storia di coraggio e di solidarietà, ma che, allo stesso tempo testimonia quanto conti il coinvolgimento umano nel rapporto fra medico e malato.

Un libro della relazione sulla relazione. Un tema affrontato con coraggio senza perdere lucidità, lasciando spazio alla Fede dell’invisibile.

“Concepire la morte come amante – dichiara il professore Testa – perché, più siamo vicini alla morte e più amiamo la vita”.

Concetto chiave, dunque, di questo libro è “L’Amore è la madre della vita”. Con questa frase Anna si libera della condizione che ci sia qualcuno che la ascolti e, inoltre, viene sottolineata anche la sensibilità e la bravura di un medico che non solo guarisce, ma aiuta il paziente a guarire.