Costretta a prostituirsi con gli “amici” di famiglia per pochi euro: genitori davanti ai giudici giovedì

Costretta a prostituirsi con gli “amici” di famiglia per pochi euro: genitori davanti ai giudici giovedì

TRAPPETO – I soldi muovono il mondo e, probabilmente, a volte spingono anche a fare ciò che sembra più crudo e assurdo. Anche per piccole cifre.

Parliamo del caso che ha fatto non poco discutere della bambina di nove anni di Trappeto, in provincia di Palermo, che sarebbe stata costretta dai genitori a prostituirsi in cambio di somme di denaro. 

I familiari, arrestati, verranno ascoltati giovedì dal gip, Antonella Consiglio, e dal pm, Chiara Capoluongo, che ha condotto le indagini, per approfondire la vicenda e venirne a capo. Insieme con il padre 58enne, agricoltore, e la madre 43enne, casalinga, saranno sentiti anche gli altri due indagati, finiti in manette come presunti clienti della bambina.

Nel dettaglio, in base a una prima ricostruzione, i due “amici”, soprannominati anche “orchi“, avrebbero ottenuto il consenso dei genitori di violentare la piccola in cambio di una piccola somma in denaro, del valore di 25-30 euro, anche di soli 5 euro. Al momento, i quattro sono relegati agli arresti domiciliari per i reati di sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale.

La bimba, intanto, è stata portata in una struttura protetta.

Immagine di repertorio