Casteldaccia, pensionati “magnacci”. Arrestati

Casteldaccia, pensionati “magnacci”. Arrestati

CASTELDACCIA – C’erano ragazzi ma anche adulti e fra questi diversi professionisti. Loro entravano e uscivano da quella villetta, immersa nella natura di Casteldaccia, con una frequenza quasi quotidiana.

Prendevano l’appuntamento, raggiungevano la casa, sceglievano la ragazza e subito occupavano uno dei due mini appartamenti dotati di camera da letto, bagno e soggiorno che si trovavano al pian terreno della villa. È la moviola di quello che accadeva ogni giorno all’interno della villa di Giuseppe Montesanto, 72 anni e Santa Rizzotto, 66.

MONTESANTO GIUSEPPE   RIZZOTTO SANTA

Così i due pensionati campavano dignitosamente… facendo prostituire una ragazza italiana di 21 anni, una marocchina di 28 e una rumena di 41.

I clienti pagavano settanta euro a prestazione sessuale. La tariffa era imposta dalla coppia che ripartiva così la quota: 50 euro alla ragazza che aveva lavorato e venti per i padroni di casa.

Al piano di sopra dell’appartamento vivevano i due pensionati e qui le prostitute potevano consumare dei pasti caldi prima di iniziare a lavorare.

Giuseppe Montesano reclutava le ragazze, le portava a casa e procacciava la clientela. La Rizzotto invece cambiava le lenzuola dopo ogni rapporto sessuale e cucinava.

A poca distanza da questa villetta in contrada Dagale di Cavallaro, c’era un luogo di preghiera… qualcuno deve essersi accorto della presenza di questa casa a luci rosse e ne ha fatto segnalazione ai carabinieri. È iniziata, dunque, l’indagine con appostamenti mirati e ieri pomeriggio è scattato il blitz dei militari su richiesta del pm Antonia Pavan della Procura della Repubblica di Palermo. Gli appartamenti sono stati sequestrati, Montesano è finito agli arresti domiciliari mentre per la moglie Santa Rizzotto è stato disposto solo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.