Palermo, premiata mobilità sostenibile degli studenti universitari

Palermo, premiata mobilità sostenibile degli studenti universitari

PALERMO –  Ancora alcuni giorni per iscriversi al progetto TrafficO2 e partecipare alla seconda edizione della SUV Challenge (dove SUV sta per Sustainable Urban Values), la sfida che premia gli studenti che decidono di muoversi in città in modo virtuoso e sostenibile.

TrafficO2 è un progetto d’innovazione sociale, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, che mira ad influenzare le abitudini dei cittadini, mettendo in rete informazioni sulla mobilità, pubblicità e giochi per premiare la scelta giusta in materia di mobilità.

Parte essenziale del progetto è un’app per smartphone che punta a ridurre il traffico e l’inquinamento coinvolgendo le comunità organizzate di cittadini, le imprese locali e gli sponsor, proponendo un accordo conveniente: premi in cambio di spostamenti sostenibili.

A creare l’app è stata PUSH, una civic startup con sede a Palermo, un’associazione no profit che si occupa di sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili per contribuire alla progettazione delle smart cities di domani.

Domenico Schillaci, project manager di trafficO2 spiega: «Il funzionamento è molto semplice, come riassume lo slogan “move, play, win”. Muovendosi in città con mezzi di trasporto sostenibili si avrà diritto ai punti O2 con i quali sfidare amici e colleghi; chi colleziona più punti vince i premi messi in palio dagli sponsor. Più è sostenibile il modo di muoversi in città, più punti si otterranno e maggiore sarà la possibilità di vincere la sfida!».

Tutti gli studenti dell’ateneo palermitano possono visionare il regolamento e inviare la propria candidatura attraverso il sito web www.traffico2.com e partecipare alla sfida che avrà inizio il 17 novembre.

I primi 500 studenti che attraverso l’app collezioneranno più punti, muovendosi a piedi, in bici, usando auto o moto in condivisione, si aggiudicheranno i premi messi in palio dai partner sostenitori del progetto.

Davide Bologna