Snapchat fatale: tradisce il ragazzo, lui lo scopre con un messaggio. 17enne si suicida

Snapchat fatale: tradisce il ragazzo, lui lo scopre con un messaggio. 17enne si suicida

L’aveva tradito e cercava di confidarsi con l’amica tramite un messaggio via Snapchat, ma sbaglia destinatario e decide di togliersi la vita.

Questo il triste epilogo per Charlotte Guy, una ragazzina inglese di 17 anni che si è impiccata dopo aver tradito il suo ragazzo, il 20enne Jack Hurst, che aveva accidentalmente ricevuto un messaggio nel quale la giovane confidava a un’amica di aver dormito con un altro.

Il racconto proviene proprio dal ragazzo, che ha fatto il quadro dell’ultima conversazione con Charlotte: inizialmente, su Snapchat, era arrivato un “text” dove era stato annunciato il tradimento. Successivamente, la vittima avrebbe scritto che il messaggio non era per Jack, scusandosi e affermando di essere una persona orribile. Voleva spiegarsi, ma non le andava per messaggi: Charlotte scrive ancora (precisamente alle 17,11), esordendo con “ok, penso di aver capito il punto”. 

Due minuti più tardi, poi, arrivano i due messaggi più importanti: il primo, “non importa. Addio. Ti prego, perdonami; il secondo, Ti amo, sapere che mi odi è abbastanza”. Jack aveva provato a chiamarla, ma lei non aveva risposto.

I due non si erano visti recentemente, ma erano rimasti in contatto tramite sms e chiamate. Tuttavia, nell’ultimo periodo Charlotte avrebbe pensato che il mondo non fosse fatto per lei e che non riuscisse a fare nuove amicizie.

In tribunale, per venire a capo della vicenda, è intervenuto anche il medico legale, che ha eseguito l’autopsia sul corpo della minorenne: Charlotte, prima di impiccarsi, aveva fatto uso di cocaina e alcol. Per trovare la ragazza, Jack aveva usato proprio Snapchat per rintracciarne la posizione esatta. Secondo il dottore, lei sarebbe stata “sotto stress per il carico di lavoro e i problemi personali con il suo ragazzo”.

Entrambi i fattori potrebbero aver influito sullo stato mentale della ragazza.

Immagine: The Guardian