Agrigento, assolto in appello l’ex sindaco Zambuto (Pd)

Agrigento, assolto in appello l’ex sindaco Zambuto (Pd)

AGRIGENTO – L’ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto, del Pd, è stato assolto in appello dall’accusa di abuso d’ufficio dopo la condanna in primo grado a due mesi e venti giorni. L’assoluzione è stata emessa dai giudici della Corte d’appello di Palermo.

Secondo l’accusa Zambuto avrebbe commissionato una pagina pubblicitaria su un quotidiano in cui c’era un articolo per pubblicizzare l’attività della fondazione Pirandello, di cui era presidente. In uno dei servizi commissionati si illustravano le azioni amministrative del sindaco e – secondo l’accusa – ciò avrebbe determinato una promozione in campagna elettorale a spese dell’ente.

Però questa tesi accusatoria non ha retto e oggi è arrivata l’assoluzione in appello con formula piena. A seguito della condanna Zambuto si era dimesso – dopo sette anni – da sindaco della città agrigentina.

“Penso che sia stata la scelta migliore – aveva dichiarato ai cronisti dopo le dimissioni -. È un ulteriore atto d’amore per la mia città”. Le prime dichiarazioni di Zambuto dopo l’assoluzione hanno espresso sollievo per l’esito della sentenza e l’ex sindaco ha annunciato che ritornerà a spendersi in politica con maggiore vigore, dopo aver tenuto in questi mesi un profilo più basso.

“Marco Zambuto è una ‘vittima innocente’ della legge Severino, che evidentemente va modificata prima che determini altre situazioni paradossali come quella di Agrigento”. Lo ha detto Fausto Raciti, segretario regionale siciliano del partito democratico in Sicilia.

“Quello di Zambuto – ha aggiunto Raciti – è stato un gesto di profondo rispetto per Agrigento, per le istituzioni e per il partito democratico. Un gesto che pero’ oggi evidenza l’urgenza di correggere una norma che può determinare effetti profondamente ingiusti, sotto molti punti di vista”.