Vivaio su area di raduno in caso di calamità, zona AMT e marciapiede: oltre mille piante

Vivaio su area di raduno in caso di calamità, zona AMT e marciapiede: oltre mille piante

CATANIA – Nei giorni scorsi, personale del Commissariato Borgo Ognina, unitamente a personale della Polizia Municipale, ha effettuato dei controlli mirati al contrasto dell’illegalità diffusa con particolare riferimento alle violazioni in materia di diritti dei lavoratori, sicurezza sui luoghi di lavoro e occupazione illegale del suolo pubblico.

Particolare rilievo assume il controllo effettuato in un vivaio ubicato in zona Piazzale Sanzio, dove è stata notata una vasta area, nella quale erano esposte tantissime piante e fiori, tra l’altro, posti sul marciapiede in modo da occuparlo totalmente, creando in tal modo intralcio alla regolare fruizione dello stesso da parte dei pedoni.

Dagli accertamenti effettuati è risultato che l’area in questione, appartenente  al patrimonio del Comune di Catania, è stata data in concessione alla locale Azienda Municipale Trasporti.

Inoltre il titolare della ditta di rivendite di piante è risultato in possesso di una licenza itinerante, ma, di fatto, in detto spazio AMT di circa 300 metri ha allestito, a tempo indeterminato, il vivaio in argomento, oltre a vendervi i titoli di viaggio dell’azienda di trasporto urbano.



Inoltre, al momento del controllo, è stata accertata l’occupazione abusiva di circa 80 metri quadri di marciapiede. Fatto di rilievo è che l’area occupata dal vivaio in argomento, in virtù di un cartello comunale con su riportato il logo del Comune di Catania protezione Civile – area di attesa n 4 -, è riservata al raduno delle persone in caso di calamità naturali con particolare riferimento ad un eventuale terremoto; si tratta pertanto di un’area check point per l’eventualità  di eventi sismici e similari, che, come tale, dovrebbe rimanere assolutamente sgombra. Durante il controllo, è stato infine accertata la presenza di un lavoratore in nero.

piante illegale vivaio

Alla luce dei fatti esposti, il titolare e il preposto sono stati indagati in stato di libertà ai sensi dell’art. 633 c.p. per invasione di terreni pubblici, è stato loro contestato l’art. 20 del Codice della strada con la relativa sanzione pecuniaria.

È stato inoltre inoltrata la prescritta segnalazione all’Ispettorato del Lavoro per le dovute incombenze di competenza. Infine, la merce, consistente in più di mille piante, è stata sequestrata e data in donazione ad alcuni centri di accoglienza “no profit” gestiti dalla Chiesa e al Comune di Catania al fine di destinarle al verde pubblico o di pubblica fruizione.