PALERMO – La settimana trascorsa, dopo la confortante vittoria ad Avellino, ha riproposto tanti temi di riflessione ormai da tempo dibattuti.
Innanzitutto le vicende extra-calcistiche, che vedono coinvolto Maurizio Zamparini, si sono arricchite di ulteriori notizie per niente confortanti. Sta prendendo campo l’ipotesi che l’eventuale falso in bilancio su cui sta indagando la Procura di Palermo possa raffigurare anche il reato di illecito sportivo. Se così fosse, la società potrebbe andare incontro non solo al fallimento, gia richiesto dalla stessa Procura, ma addirittura alla radiazione.
Conforta, ma non allontana del tutto le paure, l’ottimismo manifestato sia da Zamparini sia dal neo presidente Giovanni Giammarva.
Passando al calcio giocato, il dibattito si è focalizzato sulle prestazioni incoraggianti e prive di sconfitte dei rosa in trasferta a fronte delle delusioni già patite in casa contro Novara e Cittadella. La giustificazione sembra prendere il considerazione il fatto che gli uomini di Tedino abbiano difficoltà non trascurabili nell’impostazione del gioco, per cui, sottoposti al pressing avversario, non riescano ad andare oltre ad un asfittico fraseggio a centrocampo senza riuscire a verticalizzare l’azione per le finalizzazioni di Nestorovski. Di contro in trasferta, attuando un gioco di rimessa e prestando la massima attenzione alla fase difensiva, riescono a fiaccare le energie degli avversari e a colpirli con veloci ripartenze.
Domani pomeriggio al Barbera contro il Venezia di Pippo Inzaghi, Tedino avrà la possibilità di far tesoro delle indicazioni avute dalle precedenti partite ed attuare le opportune contromisure. Dovrà, però, il tecnico rosanero fare i conti con le tante indisponibilità che lo costringeranno a rivoluzionare totalmente il settore difensivo e non solo.
Assente Cionek per la squalifica scattata a seguito del rosso diretto rimediato sabato ad Avellino, alle prese con seri acciacchi Struna e Bellusci, il tecnico ex Pordenone sarà costretto a schierare una difesa inedita, formata da Szymiński a sinistra, Dawidowicz al centro e Accardi a destra, con i rischi che la soluzione comporta e per lo scarso affiatamento degli elementi e per la loro utilizzazione in ruoli inusuali.
In più, all’indisponibilità di Chochev, operato al menisco del ginocchio destro, il centrocampo del Palermo potrebbe dover fare a meno anche di Jajalo, che ieri non ha partecipato agli allenamenti per sottoporsi alle cure dei fisioterapisti. Rinunciare a Jajalo sarebbe un peccato considerato lo stato di forma del croato, progonista sabato di un’ottima prestazione.
Volendo, pertanto, azzardare una probabile formazione, fiduciosi sul recupero di Jajalo, sempre con il modulo 3-5-1-1, si può ipotizzare lo schieramento con Posavec; Szymiński, Dawidowicz, Accardi; Rispoli, Gnahorè, Jajalo, Murawski, Aleesami; Coronado; Nestorovski.
Nel caso Jajalo non fosse in condizione di scendere in campo, Tedino potrebbe utilizzare Fiordilino o Petermann.
Il Venezia, con il modulo 3-5-2 e con l’ex Andelkovic, dovrebbe schierarsi con Audero; Andelkovic, Modolo, Domizzi; Zampano, Falzerano, Bentivoglio, Pinato, Del Grosso; Geijo, Moreo.