PALERMO – Dopo cinque giorni di coma, si è spento la scorsa notte, all’età di 87 anni, Salvatore Totò Riina, davanti la sua famiglia, che lo ha sempre elogiato per il padre che è stato.
Da 24 anni in carcere al regime del 41 bis, Riina venne arrestato il 15 gennaio del 1993. Sono, infatti, 26 le condanne all’ergastolo per decine di omicidi e stragi, di cui non si è mai pentito.
Un uomo, dunque, che con il suo “operato” ha lasciato un segno indelebile nella storia della Sicilia e non solo. E, oggi, nel giorno della sua morte, sono tanti i pensieri che la gente gli rivolge.
“Oggi è morto #Riina , una bestia feroce immeritevole di ogni pietà. Io preferirei ricordare il coraggio di chi ha tentato di distruggere Cosa Nostra. Giusto per non dimenticare che la #Sicilia e l’ #Italia non sono solo fatte di omertà e sottomissione alla #Mafia”.
“Non brinderò alla tua morte: se lo facessi sarei come te. Ma se realmente esiste un inferno è li che devi stare. Un addio finalmente da questa Sicilia che ti sopravvive. #Riina”.
“E Palermo stamattina si è svegliata così. Quasi come se Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, Chinnici, La Torre, il piccolo Di Matteo e gli altri volessero lasciarci un messaggio “giustizia è fatta”. #riina è morto. Palermo, La Sicilia, l’Italia intera, gioisce”.
“#Riina Avviati tu. Quando arriverò anch’io, allora ti chiederò conto di persona di quella notte in cui il mio letto sobbalzò e nel cuore di una Firenze sventrata vidi giovani vite letteralmente arse vive. Era il 1993, 27 maggio. La notte più brutta della mia vita”.
“Totò #Riina muore finalmente per ricordarci che non sono sempre i migliori quelli che se ne vanno”.
“Ma se invece di chiamare #Riina “capo dei capi” lo chiamaste mafioso, o ergastolano, o omicida e stragista? Usiamo la terminologia corretta, e basta con queste riverenze ai criminali”.
Questi solo alcuni dei commenti che ormai da diverse ore fanno il giro del web. La gente non ha risparmiato dure parole nei confronti del boss di Cosa Nostra.
La voce del web sul boss di Cosa Nostra: “Una bestia feroce immeritevole di ogni pietà”
PALERMO – Dopo cinque giorni di coma, si è spento la scorsa notte, all’età di 87 anni, Salvatore Totò Riina, davanti la sua famiglia, che lo ha sempre elogiato per il padre che è stato.
Da 24 anni in carcere al regime del 41 bis, Riina venne arrestato il 15 gennaio del 1993. Sono, infatti, 26 le condanne all’ergastolo per decine di omicidi e stragi, di cui non si è mai pentito.
Un uomo, dunque, che con il suo “operato” ha lasciato un segno indelebile nella storia della Sicilia e non solo. E, oggi, nel giorno della sua morte, sono tanti i pensieri che la gente gli rivolge.
“Oggi è morto #Riina , una bestia feroce immeritevole di ogni pietà. Io preferirei ricordare il coraggio di chi ha tentato di distruggere Cosa Nostra. Giusto per non dimenticare che la #Sicilia e l’ #Italia non sono solo fatte di omertà e sottomissione alla #Mafia”.
“Non brinderò alla tua morte: se lo facessi sarei come te. Ma se realmente esiste un inferno è li che devi stare. Un addio finalmente da questa Sicilia che ti sopravvive. #Riina”.
“E Palermo stamattina si è svegliata così. Quasi come se Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, Chinnici, La Torre, il piccolo Di Matteo e gli altri volessero lasciarci un messaggio “giustizia è fatta”. #riina è morto. Palermo, La Sicilia, l’Italia intera, gioisce”.
“#Riina Avviati tu. Quando arriverò anch’io, allora ti chiederò conto di persona di quella notte in cui il mio letto sobbalzò e nel cuore di una Firenze sventrata vidi giovani vite letteralmente arse vive. Era il 1993, 27 maggio. La notte più brutta della mia vita”.
“Totò #Riina muore finalmente per ricordarci che non sono sempre i migliori quelli che se ne vanno”.
“Ma se invece di chiamare #Riina “capo dei capi” lo chiamaste mafioso, o ergastolano, o omicida e stragista? Usiamo la terminologia corretta, e basta con queste riverenze ai criminali”.
Questi solo alcuni dei commenti che ormai da diverse ore fanno il giro del web. La gente non ha risparmiato dure parole nei confronti del boss di Cosa Nostra.