Pochi minuti, qualche click e alcuni campi da riempire per costituire una società con sede a Londra, tutto questo comodamente dal computer di casa. Così anche un ricercato, per esempio il latitante di Cosa Nostra trapanese Matteo Messina Denaro, potrebbe diventare l’azionista di una società con sede al numero 1 Downing Street, la casa del Primo ministro britannico Theresa May. In soli 15 minuti.
Tutto è possibile nella capitale londinese. Anche creare società fantasma per riciclare denaro o nascondere attività illecite con estrema facilità. Questo è quello che emerge da un’inchiesta portata avanti dagli inviati del Sole 24 Ore, Angelo Mincuzzi e Roberto Galullo, iscrivendo alle “Companies House”, il registro delle imprese britannico, la società fantoccio “Latitante 24 limited”. Dal punto di vista legale, l’azienda così costituita risulterebbe del tutto simile alla italiana Srl (“società a responsabilità limitata”).
I due giornalisti avrebbero intestato la compagnia al noto boss Matteo Messina Denaro, ricercato dalle polizie di mezzo mondo da ormai 24 anni. Nell’inchiesta che ha preso il “Fiume di Denaro”, la società è stata provocatoriamente intestata all’indirizzo del Primo Ministro britannico, Theresa May.
Proprio nell’ultimo rapporto di “Trasparency International Uk” (“Hiding in plain sight”), Londra e l’intera Gran Bretagna sarebbero state identificate come il regno delle società fantasma dedite al riciclaggio. Almeno 80 miliardi di sterline negli ultimi 14 anni sarebbero stati ripuliti proprio nel Paese d’oltre manica, in circa 52 casi di riciclaggio.