Treni come bersagli, pietre come vere e proprie armi: ferito al volto un macchinista

Treni come bersagli, pietre come vere e proprie armi: ferito al volto un macchinista

PALERMO – Da circa un mese, la tratta tra le stazioni ferroviarie di Roccella e Bagheria è diventata lo scenario di scellerati lanci sassi contro i convogli in circolazione.

Tali azioni, che pregiudicano la sicurezza del trasporto su rotaia, si sono succedute con una frequenza a dir poco preoccupante e hanno anche portato, in una circostanza, al ferimento al volto e agli occhi del macchinista di un treno in transito dalla Stazione di Bagheria. L’attività di indagine su questi episodi è stata svolta dalla polizia di Stato, insieme alla polizia ferroviaria di Palermo Centrale che ha predisposto una task-force di uomini e mezzi per porre fine ai ripetuti lanci di sassi.

Per questo sono stati potenziati i servizi di scorta treno su quella tratta, oltre ai pattugliamenti della linea ferroviaria, sia di giorno sia di sera. Inoltre, sono stati anche predisposti servizi di appostamento nelle zone più sensibili, già scenario di episodi analoghi, grazie al personale di protezione aziendale. Ed è proprio durante uno di questi servizi di appostamento che gli agenti della Polfer, nei pressi della stazione di Bagheria hanno visto, nell’oscurità della notte, un ragazzo tirare dei sassi verso il treno Sant’Agata di Militello – Palermo.

Dopo aver attraversato pericolosamente i binari, ha raggiunto l’altro lato della rotaia, giusto in tempo per colpire questa volta il treno diretto a Messina. Se nel primo caso, il treno è stato colpito sulla fiancata riportando dei danni alla carrozzeria, nel secondo caso ad essere colpito è stato il finestrino del macchinista che fortunatamente non è rimasto ferito. Il giovane, immediatamente bloccato, è stato poi identificato: si tratta di S.E, quindicenne pregiudicato residente a Bagheria.

Il giovane bagherese, prima di essere riaffidato alla madre, è stato denunciato in stato di libertà per i reati di danneggiamento aggravato e attentato alla sicurezza dei trasporti. L’azione della polizia di Stato, tuttavia, non è solamente di tipo repressivo visto che già da diversi anni i giovani studenti sono sensibilizzati ai pericoli e ai comportamenti scorretti da evitare nell’ambito ferroviario attraverso il Progetto “Train..to be cool”, portato in giro nelle scuole medie e superiori.