Halloween, ma perché proprio la zucca?

Halloween, ma perché proprio la zucca?

Lasciamo perdere le solite lotte fra tradizionalisti sul significato di Halloween, su quanto sia macabra e scabrosa questa festa a confronto di Ognissanti e soprattutto su quanto fuori luogo sia chi celebra le tradizioni americane. Non è questo che ci interessa oggi; oggi ci siamo fatti un’altra domanda… ma perché proprio la zucca?

Ma poi non una zucca normale, una zucca svuotata e intagliata di modo che gli compaia sul “volto” un ghigno malefico e abbastanza inquietante, specie se illuminato da dentro con una candela.

Cerchiamo allora di scavare un po’ nelle tradizioni, non però in quelle americane come verrebbe da pensare; Halloween infatti è una festa antichissima di origine celtica e la tradizione della zucca affonda le proprie radici in Irlanda (e in alcune parti della Scozia). Le più antiche documentazioni risalgono ai primi dell’800 ma è lecito pensare che ce ne fossero già da prima.

Attenzione però, perché dietro questa sorridente zucca c’è molto altro, ci sono storie di fantasmi, di demoni e di dannazione eterna. La zucca in realtà è nota, quantomeno nei paesi in cui si parla inglese, come Jack-o’Lantern.

Chi è Jack? Ci sono molte varianti della leggenda, noi vi raccontiamo quella più nota, di tradizione, ancora una volta, irlandese. Jack è un ubriacone, perdigiorno, avaro e in generale nullafacente. Un bel giorno, però, al pub, incontra il diavolo. Ubriaco per com’era poco mancava che “gli cedesse la sua anima”. Ma… ci siamo dimenticati di dirvi la sua principale caratteristica: era astuto. E infatti, Jack promette si la sua anima al demonio, ma in cambio gli chiede di trasformarsi in una moneta, così da concedergli un’ultima bevuta. Quindi, prende la moneta e la mette nel borsello, proprio accanto ad un crocifisso in argento, in modo da impedire al diavolo di trasformarsi nuovamente. Il demonio è così costretto a scendere a patti, e gli promette che per 10 anni non gli chiederà più la sua anima. Passati però i 10 anni ovviamente il Satana non si fa attendere. Jack, ancora una volta, gli chiede un ultimo piacere: raccogliere una mela da un albero. Nulla di strano si penserebbe: no, in effetti, se non che l’ubriacone incide un crocifisso sul tronco, così da impedire al demonio di scendere. Nasce un’altra discussione e l’esito finale è il seguente: Satana avrà la sua libertà, ma in cambio risparmierà la dannazione eterna a Jack.

Problema: Jack muore, ma ha commesso troppi peccati per essere ammesso in paradiso. Andrà all’inferno allora? Eh no! Il diavolo si ricordava bene della promessa sull’albero, niente dannazione eterna. Jack si oppone, facendo presente che in giro per il mondo è buio e fa freddo; il diavolo, allora, gli tira un tizzone ardente che il nostro neo-vagabondo inserisce all’interno di una rapa che portava dietro, e con questa inizia a girare per le città, sperando un giorno di trovare un luogo in cui riposare in eterno. Se la notte di Halloween vedrete una fiammella solitaria nella notte, beh, ora sapete di chi è.