Ha raccontato alla mamma in lacrime di essere stata violentata da due uomini, venerdì scorso, al corso Vittorio Emanuele, ad Ascoli Piceno. Dalle parole, il genitore della ragazzina, appena tredicenne, è andato subito in Questura a sporgere denuncia e da lì sono arrivate, a seguito di accurate indagini, all’arresto degli aggressori.
Tutto inizia venerdì notte nei giardini di corso Vittorio Emanuele, secondo quanto ricostruito, la tredicenne intratteneva una “relazione” con uno dei due uomini: esattamente due profughi nigeriani di 20 e 21 anni, ospiti dell’Oasi di Carpineto.
Ma non è finita qui: la madre della 13enne avrebbe più volte “minacciato” il nigeriano di allontanarsi dalla figlia ma lui, insistente, ha dato un appuntamento all’adolescente nei giardini di viale De Gasperi, in pieno centro, insieme ad un amico. Da lì avrebbe convinto la ragazzina ad avere un rapporto sessuale in tre. In tutto questo, alla tredicenne, è stato raccomandato di non raccontare nulla. La vittima, invece, ancora sconvolta per quanto accaduto, ha deciso di confidarsi con la madre.
Subito è scattata la denuncia alla Polizia e avviate le indagini, i due nigeriani sono stati arrestati e trasferiti nel carcere di Marino del Tronto. Il Giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ascoli Piceno, Annalisa Giusti, ha convalidato il fermo della Polizia. Uno di loro due ha testimoniato e risposto alle domande del Giudice, mentre l’altro, si è avvalso della facoltà di non rispondere.