PALERMO – Panico alle poste di Camisano, in provincia di Cremona: era il 14 maggio 2015, quando un palermitano decise di effettuare il crimine all’interno dell’ufficio postale. Oggi, per lui, è scattata la condanna.
Il pregiudicato palermitano, autore della rapina compiuta due anni fa nel Cremonese, dovrà scontare due anni e un mese di carcere. Era entrato nell’ufficio postale con una pistola in pugno, scaturendo paura e terrore nei dipendenti e utenti presenti in quel momento. Le lunghe indagini hanno poi reso il ladro come responsabile in concorso di quanto accaduto.
Nel dettaglio, il palermitano aveva già scontato quattro mesi di carcerazione preventiva. A emanare la sentenza della condanna a due anni di pena è stata la Corte d’Appello di Brescia: ieri sera, poi, a suonare al campanello dell’uomo sono stati i carabinieri di Caravaggio, che lo hanno arrestato informandolo della misura restrittiva applicata.
L’arrestato, insieme con un complice, dopo aver minacciato tutti con una pistola, aveva legato la direttrice rinchiudendola in bagno e poi cercare di rubare i soldi. Aveva portato a casa 560 euro. L’uomo era poi fuggito a bordo di un’utilitaria scura. Dopo l’allarme della titolare, i carabinieri hanno fatto scattare le indagini, arrestando il malvivente in una prima fase e, adesso, comunicandogli il prolungamento della pena che sconterà nel carcere di Bergamo.



