PALERMO – Sono state confermate dalla cassazione 18 condanne a seguito di un’indagine sulle “patenti facili” a Palermo.
Funzionari della Motorizzazione, titolari di scuole guida e di agenzie di disbrigo pratiche, tutti si ritrovano coinvolti in un’operazione che ha smascherato corruzione e disonestà nel capoluogo siculo.
L’inchiesta, avviata fra il 2009 e il 2011, ha fatto in modo che si andassero ad arrestare ben 51 persone nel corso delle operazioni di mezzo. Alcuni imputati hanno deciso di proseguire con il patteggiamento, altri invece, hanno optato per il rito abbreviato.
La pena più pesante è toccata ad Antonino Nobile, per lui, funzionario della Motorizzazione accusato di essere la colonna portante di questo sistema illegale che è perdurato fino a oggi, 8 anni e nove mesi di carcere.
Da quanto emerso dopo, l’uomo avrebbe agevolato i propri candidati, accelerando il disbrigo pratiche e il rilascio delle famigerate patenti. In cambio gli spettavano “bustarelle”, regali insomma, volti a ringraziare il suo operato. Si chiude così, a distanza di anni, l’operazione anti-corruzione volta a smascherare le “patenti facili” in giro per Palermo.
Fonte foto: Rimini Today