Sprar a Lentini: città divisa tra favorevoli e contrari all’accoglienza

Sprar a Lentini: città divisa tra favorevoli e contrari all’accoglienza

LENTINI – Anche il comune di Lentini aderirà al Sistema nazionale di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati (Sprar).

Ad annunciarlo, il sindaco Saverio Bosco, al termine di un confronto aperto tra forze politiche, cittadini, scuole, associazioni e club service. Un incontro voluto dall’amministrazione proprio per confrontare le diverse opinioni su una questione che negli ultimi mesi ha diviso la città tra favorevoli e contrari all’accoglienza. E suscitato molte polemiche. Tanto da sospendere l’iter per l’individuazione della cooperativa che dovrebbe gestire il progetto.

Voglio scusarmi con la città – ha detto il sindaco Saverio Bosco – per non aver organizzato prima questo confronto ma avevamo una scadenza, il 30 giugno, per aderire al regime dello Sprar. Affrontando la questione in maniera fredda e senza fare riferimento all’umanità di ognuno di noi, ad ogni Comune è destinato un numero di migranti, quindi con l’apertura di un Cas (Centro di accoglienza straordinaria) avremmo dovuto accogliere 99 migranti. Credo che la micro-accoglienza diffusa rappresenti per noi un’opportunità e non un dramma. Grazie alla clausola di salvaguardia, infatti, si riduce il numero dei migranti destinati alla prima accoglienza e quei Comuni che aderiscono allo Sprar o hanno manifestato la volontà di aderirvi sono esenti dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza. Abbiamo dimensionato il progetto Sprar a 24 unità, composte da minori e famiglie. Non posso credere pertanto che 25 mila abitanti, con il supporto di una cooperativa, non siano pronti ad accogliere 24 persone”.

Ma c’è anche chi nello Sprar non vede un’opportunità per la città e ha intenzione di opporsi con determinazione. Come il movimento 5 Stelle o il centro-destra che sta promuovendo perfino un referendum, ritenuto dallo schieramento, l’unico strumento per sentire democraticamente l’opinione del popolo lentinese.

La critica del centrodestra sulla decisione unilaterale del sindaco – dice Stefano Battiato, commissario di Forza Italia e rappresentante dello schieramento – è di duplice natura. Da un lato la questione di metodo poiché ha aderito al progetto senza il bisogno di ascoltare l’opinione della città, neppure convocando un apposito consiglio comunale. A questa mancanza ha rimediato il centrodestra con una richiesta di convocazione di consiglio, in adunanza aperta, presentata dai consiglieri Reale e Santocono. La nostra critica è anche sul merito della decisione. Il tessuto economico della nostra città non è in grado infatti di ospitare immigrati clandestini, considerato che molti lentinesi sono carenti delle più normali condizioni di agiatezza. Ad esempio 10 famiglie lentinesi, con ordinanza sindacale, sono state sfrattate dagli immobili dell’Istituto autonomo case popolari e sono senza tetto. Nessun Prefetto, sindaco o istituto assistenziale si è posto il problema di offrire un messaggio di solidarietà. Ecco perché riteniamo che l’adesione allo Sprar sarà inter-pretato come un atto di ingiustizia sociale”.

Gisella Grimaldi