L’esofagite da reflusso è una malattia, molto diffusa, dell’apparato gastroenterico di natura infiammatoria causata dall’anormale risalita degli acidi gastrici dallo stomaco nell’esofago.
A determinare il reflusso possono essere problemi di contenimento della valvola cardiale che separa stomaco ed esofago, dovuti prevalentemente da compromissione dello sfintere esofageo, un anello di tessuto muscolare che si trova in fondo all’esofago, che normalmente impedisce la risalita del contenuto dello stomaco ma se il passaggio non è ben chiuso, gli acidi possono rifluire verso l’alto e irritare la parete esofagea.
Altre cause possono essere: malformazioni congenite della stessa valvola o la presenza, per esempio, di ernia iatale, l’assunzione di alcune categorie di farmaci, l’eccessiva permanenza di cibo nello stomaco dovuta a digestione molto lenta o infine l’infezione da Helicobacter Pylori.
I sintomi più frequenti dell’esofagite da reflusso sono acidità e bruciore di stomaco, accompagnati da rigurgiti acidi, spesso presenti anche durante la notte; nausea e gonfiore addominale; difficoltà nella deglutizione e alitosi; dolore al torace nella zona sotto sternale che a volte si irradia fino al cavo orale, braccia, schiena e scapole e molto spesso può essere confuso con sintomatologia tipica dell’infarto del miocardio o angina. Tra i sintomi atipici rientrano tosse stizzosa e secca, aritmie ed extra sistoli.
Ci sono inoltre fattori esterni che possono essere causa di esofagite da reflusso e tra questi ricordiamo per esempio l’obesità, l’uso eccessivo di alcool, il fumo di sigaretta o abitudini alimentari scorrette.
Infatti nella cura e prevenzione di questa patologia l’alimentazione gioca un ruolo importante: si consiglia innanzitutto evitare di assumere pasti abbondanti, soprattutto la sera ed è utile andare a letto almeno 2 ore dopo aver cenato; fare 5 pasti al giorno, evitando di assumere cibi e bevande molto calde e/o molto fredde, bibite gassate o alcolici.
Tra gli alimenti da evitare o limitare, in accordo con le tolleranze individuali, ci sono verdure e ortaggi quali cavoli, cavolfiori, broccoli, cime di rape, cavoletti di Bruxelles, carciofi, rape, radicchio e peperoni, pomodori; preferire l’impiego di frutta fresca, limitando l’assunzione di agrumi, succhi di agrumi, kiwi e fragole; evitare alimenti che possono facilmente irritare la mucosa gastrica, quali aglio, menta, cipolle, spezie, caffè e cibi ad alto contenuto di grassi, preferendo quindi carni magre, pesce, latte scremato, yogurt e formaggi da latte scremato, pane, pasta (non integrali), riso e patate.
La diagnosi di esofagite da reflusso viene fatta principalmente con gastroscopia, e la terapia farmacologica consiste nell’assunzione di inibitori della pompa protonica per bloccare la secrezione acida e gli antiacidi; solo se non è possibile risolvere il disturbo con questi rimedi si procede chirurgicamente con un intervento per restringere lo sfintere esofageo.
In collaborazione con la dr.ssa Federica Provenza, Biologa Nutrizionista.