CATANIA – È un boccone troppo, troppo amaro da digerire. La storia dei trasferimenti in Lombardia e Piemonte. Per i 42 portalettere dell’agenzia di recapito Palma srl licenziati a seguito del mancato rinnovo della commessa da parte di Poste Italiane, “spostarsi per andare a lavorare al Nord e solo per un anno resta una proposta inaccettabile”.
E cosi stamattina i lavoratori sono nuovamente scesi in protesta organizzando un sit -in davanti la sede di Poste in via Etnea.
“Poste – spiega Nino Gelardi, responsabile dei recapiti privati Slc Cgi – in base all’accordo firmato lo scorso 15 ottobre a livello nazionale da sindacati di categoria e società, ci offre la possibilità di andare per 12 mesi in Lombardia o Piemonte. Entro il 21 novembre dobbiamo presentare domanda di assunzione per poi essere riassorbiti da Poste a partire da febbraio e solo per un anno per poi fare ritorno al proprio paese da disoccupati. Ci dispiace che ci sia la firma dei sindacati perchè questo è un accordo che porterà al massacro i lavoratori della Sicilia”.
In via Etnea i lavoratori chiedono a gran voce di ritornare a lavorare.
“Il lavoro c’è, le raccomandante sono in abbondanza – dicono – e dopo 15 anni di servizio per conto di Poste abbiamo tutto il diritto di ritornare a svolgere il nostro lavoro senza per questo spostarsi in altre sedi”.
E infine l’appello al premier Renzi. “Il capitale di Poste è detenuto al 100% dallo Stato per questo il Governo deve intervenire per scongiurare l’ennesimo dramma sociale”.
Intanto buone notizie riguardo i lavoratori Consorzio di Bonifica 9 di Catania.
“Ad un mese esatto dal lincenziamento dei lavoratori stagionali del Consorzio – fa sapere Pino Mandrà della Flai Cgil – è arrivata la comunicazione dello sblocco del decreto da parte dell’assessorato Agricoltura che consentirà di riavviare i 147 lavoratori, riconfermando anche per quest’anno i livelli occupazionali del 2013″.
E aggiunge. “In queste ore i lavoratori stanno firmando i contratti. Un risultato positivo raggiunto grazie alla lotta condotta dagli stagionali ed alle intense attività sindacali. Ruolo determinante l’interessamento del presidente Crocetta e poi nella risoluzione della vertenza ad avere avuto un ruolo importante la direzione del Consorzio, che ha mostrato massima disponibilità nei confronti dei lavoratori”.