CATANIA – Ricercatori ex Myrmex pronti ad insorgere ancora, scagliandosi contro la Regione siciliana, la Prefettura e il Comune di Catania.
Il laboratorio di ricerca nel 2010 venne ceduto dalla Pfizer per il prezzo simbolico di un euro alla Myrmex, ma la cessione fu subordinata al mantenimento degli impegni sottoscritti garantiti dalla Regione con la deliberazione della giunta regionale del 5 agosto 2011. L’immobile catanese, che ospita le attrezzature e che per anni ha ospitato il lavoro prezioso di una squadra di ricercatori, pertanto, dovrebbe rientrare nella disponibilità della Regione per la successiva cessione a terzi, ovvero ad un imprenditore interessato all’acquisto.
Da tempo, però, l’imprenditore Roberto Giusti, dell’azienda Prestafarma, ha già dichiarato alla Regione la volontà d’investire a Catania nel campo della farmaceutica e della ricerca, manifestando in particolar modo l’interesse per il laboratorio ed il mantenimento dei livelli occupazionali. E proprio l’ipotesi progettuale di Giusti, che consisterebbe in ricerca e sviluppo, produzione di pillole e produzione di creme, e uso magazzino, in 6-8 mesi potrebbe già occupare i lavoratori licenziati.
“In particolare, la Regione non prende in considerazione la propria delibera e si espone anche ad una eventuale nostra denuncia per ostruzionismo, la Prefettura non convoca le parti al Ministero come concordato nel verbale di riunione redatto nello scorso agosto, e il Comune di Catania non media. Il tempo trascorre ai danni degli ex lavoratori oramai sprovvisti anche degli aiuti post disoccupazione“, commentano i segretari di Filctem e Cgil, Jerry Magno, Giovanni Romeo, Giacomo Rota e Margherita Patti.