CATANIA – Sarebbero tutti catanesi i responsabili delle violenze perpetrate nei confronti di alcuni ragazzini che per diverso tempo sono stati costretti a numerosi rapporti sessuali con adulti.
Per questo motivo, lo scorso 25 settembre M.A., 48enne, C.F., 31enne, e S.C. 66enne sono stati raggiunti dal provvedimento di custodia cautelare in carcere.
I tre sono stati ritenuti responsabili a vario titolo, dei reati di violenza sessuale aggravata, corruzione di minorenne aggravata, sfruttamento della prostituzione minorile, atti sessuali con minorenne e corruzione di minore.
La misura cautelare è frutto dell’esito delle indagini, anche di tipo tecnico, avviate su delega della procura distrettuale della Repubblica di Catania e condotte dalla Squadra Mobile.
Le indagini sono iniziate a seguito di una comunicazione con la quale l’A.S.P. segnalava che una minore, affetta da leggero deficit cognitivo e collocata in una comunità, aveva riferito di avere subito, per anni, abusi sessuali da parte del padre e di una persona, estranea alla sua famiglia (da lei conosciuta come “il mago”), che la costringevano a prostituirsi.
Lo scorso 8 luglio, gli investigatori della squadra mobile, in collaborazione con la procura di Catania, grazie agli elementi di prova raccolti, avevano già dato esecuzione ad un decreto di fermo a carico dello stesso uomo che di professione farebbe il cartomante (“il mago”).
Il 66enne è gravemente indiziato dei reati di atti sessuali con minorenne, prostituzione minorile aggravata e violenza sessuale aggravata, poiché secondo le indagini era solito frequentare diversi minori, alcuni dei quali nemmeno quattordicenni, nella sua abitazione. I ragazzini erano costantemente sottoposti ad atti sessuali ad opera dell’indagato.
Per questo l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere.
Le indagini consentivano inoltre di riscontrare pienamente le dichiarazioni della minore, permettendo di acquisire univoci e concordanti elementi di responsabilità nei confronti del padre della giovane, non solo per i gravi reati commessi ai danni della bambina ma anche per reati analoghi, per anni perpetrati anche nei confronti del fratello minore della ragazzina.
È arrivata inoltre conferma che il genitore dei due ragazzini, in concorso con “il mago” S.C., aveva per anni sfruttato la prostituzione della figlia.
Successivamente grazie ad altri approfondimenti investigativi sono state acquisite ulteriori informazioni sul “cartomante”, il quale, insieme a C.F., compiva regolarmente atti sessuali a danno di ulteriori tre minori, all’interno della sua abitazione del rione dei Cappuccini.
Espletate le formalità di rito, A.M.A. e C. F. sono stati rinchiusi nel carcere di piazza Lanza.