Palermo imbattuto ad Ascoli alla fine di una partita al cloroformio

Palermo imbattuto ad Ascoli alla fine di una partita al cloroformio

PALERMO – Dopo la partita con l’Ascoli di ieri pomeriggio il Palermo ha raggiunto la vetta della classifica e lì rimarrà per lo meno fino a domani sera, quando il Frosinone affronterà tra le mura amiche la Cremonese. Oggi a 13 punti il Palermo è in compagnia del Frosinone, appunto, del Perugia, sconfitto a Brescia, e dell’Avellino che ha vinto in casa con l’Empoli.

Oltre al punto guadagnato, la squadra rosa ha mantenuto l’imbattibilità stagionale, unica compagine della Serie B con zero sconfitte, ed è uscita dal campo con la rete inviolata.

Questi gli aspetti positivi di una partita che è stata noiosa per l’intero arco della sua durata. A dimostrazione di ciò basta riferire che l’unica palla gol dell’intero incontro l’ha avuta il Palermo sui piedi di Rispoli al 6° minuto del secondo tempo. L’esterno destro, a tu per tu con Lanni su imbeccata di Chochev, l’ha fallita tirando addosso al portiere avversario.
Per il resto la partita è andata avanti con snervanti passaggi in orizzontale su ritmi lentissimi, senza mai una verticalizzazione degna di tal nome.

Si è perso il conto delle volte che Bellusci e Struna si sono scambiati il pallone ai limiti della propria trequarti.
Neanche gli innesti al 71° di Coronado al posto di Embalo, l’unico che ha cercato di dare brio alla manovra ma ieri più leggero che mai, e di Trajkovski, al posto di La Gumina, che ha perso un’altra occasione per mettersi in bella mostra, hanno dato ritmo e fantasia al gioco del Palermo.
Il brasiliano ha cercato di rendersi utile, ma è apparso lontano da uno stato di forma decente, non gli è riuscito neanche un dribbling, mentre il macedone ha come al solito veleggiato leggero fuori dall’area di rigore.
Tedino, nello schieramento iniziale, aveva sacrificato Gnahorè per Dawidowicz e Trajkovski per Embalo, chiamato a supportare La Gumina terminale avanzato.
Il polacco, arrivato in prestito dal Benfica, non ha demeritato e insieme a Murawski ha cercato di dare un briciolo di fantasia alla manovra a centrocampo.

La scarsa vena di Rispoli, encomiabile per l’impegno, ma ancora alla ricerca delle misure giuste per i suoi cross, ieri tutti sbilenchi, e le difficoltà di Morganella, nel ruolo per lui atipico di esterno sinistro, non hanno consentito di sviluppare con la dovuta precisione ed intensità il gioco sulle fasce.
La retroguardia del Palermo, con il ricostituito trio Cionek, Struna e Bellusci, è stata scarsamente impegnata dall’Ascoli e Posavec ha dovuto svolgere solo l’ordinaria amministrazione.
Verso la fine dell’incontro la noia ha convinto entrambi i contendenti, in verità l’Ascoli sembrava convinto già da tempo, che la divisione della posta in palio potesse essere un risultato più che accettabile. E così è stato.

L’appuntamento è per domenica 8 ottobre alle 15 al Barbera: il Palermo, decimato per la massiccia assenza dei nazionali sparsi per l’Europa, avrà di fronte il Parma, reduce venerdì scorso dal rocambolesco pareggio interno per 2 a 2 contro la Salernitana dopo aver chiuso il primo tempo con il doppio vantaggio.