Si torna a scuola e il traffico è intenso, Sorbino: “Utilizzare i mezzi alternativi”

Si torna a scuola e il traffico è intenso, Sorbino: “Utilizzare i mezzi alternativi”

CATANIA – Ricomincia la scuola e a Catania, come del resto in tutte le città d’Italia, si pone un problema che risale ormai quasi alla notte dei tempi, quello della gestione del traffico, quasi sempre molto intenso, negli orari di inizio e fine delle lezioni. Nel capoluogo etneo, di anno in anno, la questione è di primo ordine perché in determinati luoghi della città molti automobilisti, indipendentemente dal fatto se abbiano o meno i propri figli seduti accanto in macchina, sono costretti a sopportare una sosta equivalente ad almeno un quarto d’ora o anche venti minuti durante le prime ore della giornata . Delle vere e proprie code chilometriche che il personale della polizia municipale deve tenere sotto controllo, mantenendo i nervi saldi e cercando di far rispettare nel migliore dei modi le regole del senso civico per evitare situazioni spiacevoli, come incidenti o risse.

In questo atavico problema rientra però anche un altro fattore, che è quello dell’utilizzo dei mezzi alternativi, pubblici o privati che siano, per andare a scuola. Per quanto riguarda i primi Catania, negli ultimi anni, ha fatto notevoli passi avanti, con l’ampliamento sia delle linee dell’autobus che della metropolitana, e i risultati stanno già iniziando a vedersi. Per quanto riguarda quelli privati invece la città deve ancora colmare un gap notevole e l’utilizzo della bicicletta stenta ancora a decollare, anche perché l’orografia della città, sviluppata in pendenza, non lo permette affatto e le difficoltà nel fare una scelta del genere sono ancora di più quando si tratta di raggiungere la scuola.

A Catania i luoghi nevralgici del traffico nelle ore scolastiche sono il Tondo Gioeni, il viale Vittorio Veneto in corrispondenza della scuola elementare Mario Rapisardi, il viale Africa, il viale XX Settembre nel tratto tra piazza Roma e il semaforo di via Caronda e tutta l’area tra via Renato Imbriani, piazza Abramo Lincoln e il primissimo tratto di viale Raffaello Sanzio, data la presenza di più istituti scolastici in alcune di queste zone. Tutti luoghi che, nella fascia oraria tra le 12,30 e le 14, diventano spesso quasi impercorribili.

E a proposito di utenti abbiamo sentito alcuni dei loro pareri. Simona, madre di due bambine, una delle quali frequentante la classe quinta e dirottata dalla Mario Rapisardi alla Carducci per il sovrannumero di iscritti, ha affermato come sia costretta a muoversi dal largo Bordighera a piedi, data l’assenza di comode aree di sosta nella zona, e come, con l’arrivo delle piogge invernali, la situazione diventerà quasi ai limiti della sopportazione. Il signor Aldo Sorrentino si è invece mostrato soddisfatto della propria scelta di muoversi a piedi, mentre il signor Corsaro, gestore di un edicola, ha posto l’accento sull’inciviltà di diversi automobilisti, che creano ingorghi specialmente quando parlano al telefono mentre sono alla guida.

 

Adesso la parola passa al comandante dei Vigili Urbani di Catania, Stefano Sorbino, che ha puntualizzato come la situazione sia monitorata costantemente e i risultati raggiunti in questi primi giorni sono a un livello quasi ottimale, ma anche come nonostante ciò c’è ancora parecchia strada da fare. “La zona tra viale Raffaello Sanzio e piazza Abramo Lincoln rappresenta uno dei punti di accesso alla città – afferma Sorbino – e in quanto tale noi riusciamo a presidiarlo, di più nell’incrocio con via Vincenzo Giuffrida, grazie al progetto San Valentino, che consente di prolungare il turno di lavoro di un’ora per tutto l’anno scolastico e che ci vede impegnati in una ventina di scuole per la vigilanza della viabilità negli orari di ingresso e uscita nelle scuole e nei corrispondenti punti nevralgici del traffico cittadino, come viale XX Settembre, via Guardia della Carvana,  viale Africa, viale Vittorio Veneto, via Cesare Beccaria, via Acquicella e viale Medaglie D’Oro e via Ventimiglia. Purtroppo la zona di piazza Abramo Lincoln è al centro di due flussi veicolari, quello dovuto alla presenza delle scuole e quello di chi entra ed esce dalla città. Gestire questi due flussi non è affatto semplice”.

 

Luoghi cruciali come il Tondo Gioeni, ultimamente al centro dell’attenzione sia per alcune scelte sbagliate da parte degli automobilisti che per i lavori che interessano la parte nord. “Al Tondo Gioeni abbiamo un servizio di monitoraggio – continua Sorbino – con del personale motorizzato per quell’orario e delle telecamere, così come anche nelle vie limitrofe. Naturalmente quando i lavori per il Nodo Gioeni termineranno la situazione migliorerà anche perché si potrà bypassare un tratto di circonvallazione molto trafficato come viale Odorico da Pordenone, ma la nostra presenza sul luogo sarà sempre costante. In base al personale esiguo di cui disponiamo, abbiamo scelto di presidiare quanti più plessi scolastici possibili all’ingresso e gli snodi viari più importanti della città e aggiungo che in alcuni casi l’intervento da parte nostra deve essere posticipato. Per fortuna in questo periodo non abbiamo avuto incidenti, il traffico è sostenuto e il nostro servizio di repressione delle violazioni del codice della strada è sempre molto efficace. Quando riaprono le scuole è sempre un duro impatto ritrovare le strade colme di auto e con una circolazione che procede più lentamente. In alcune strade a Catania, come per esempio piazza Borsellino, anche solo una macchina parcheggiata in doppia fila può creare tanti problemi, considerando anche il fatto che a Catania la quantità di veicoli è molto elevata”.

 

Per fare fronte proprio al grande flusso di auto, i mezzi alternativi sono una grande opportunità e le istituzioni devono incentivare ciò per far cambiare mentalità alla città. “Proprio in coincidenza della conclusione della Settimana Europea della Mobilità sostenibile, il Comune di Catania – puntualizza Sorbino – ha avviato diverse campagne di sensibilizzazione in tal senso, facendo capire al cittadino che per fare brevi tragitti è molto più conveniente prendere la bicicletta che prendere la macchina. La metropolitana allargata, insieme all’implementazione delle linee dell’Amt, possono influire tantissimo e consentono di arrivare dalla periferia al centro e viceversa in poco tempo, grazie anche ai parcheggi scambiatori, come il parcheggio Santa Sofia che è collegato alla fermata Milo della metropolitana con il Metro Shuttle. Io invito a sfruttare i mezzi alternativi perché le premesse ci sono per avere una giusta mentalità”.