Il sindaco Orlando accoglie il Dalai Lama: “Palermo è la sua città”

Il sindaco Orlando accoglie il Dalai Lama: “Palermo è la sua città”

PALERMO – È il secondo giorno di visita ufficiale del Dalai Lama a Palermo e il sindaco Leoluca Orlando lo accoglie fiero, ricordando quando 21 anni fa gli era stata data la cittadinanza onoraria.

“Il Dalai Lama torna a Palermo, nella “sua” città, nella città che nel 1996 gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Ricordo la mia emozione e l’orgoglio di sindaco di una città che con quella scelta lanciava un messaggio di futuro, affermava una visione e un cammino che facesse di Palermo non più capitale della mafia, non più capitale soltanto del diritto ma capitale dei diritti, spesso mortificati dal diritto, dalle leggi degli Stati”.

Il sindaco ha poi ricevuto la “Kathak“, la sciarpa bianca simbolo di felicità.

“La cittadinanza – continua Orlando – onoraria ai condannati a morte e la sepoltura a Palermo di Joseph O’Dell nel 1997 furono alcune fra le tante conferme di quella visione che ha trovato nel 2015 espressione compiuta con la carta di Palermo sulla mobilità internazionale come diritto umano inalienabile e per l’abolizione del permesso di soggiorno quale strumento legalizzato di discriminazione e violazione dei diritti umani”.

“La vera pace dipende dall’attitudine mentale di ognuno di noi, da come pensiamo. Anche la pace nel mondo della società dipende dall’individuo”, queste le prime parole del Dalai Lama, durante la conferenza stampa al Teatro Massimo, continuando con un appello alla stampa, che dovrebbe mostrarsi portatrice di verità per istruire la gente nel modo giusto.  “Il mio impegno principale è la promozione dei valori umani. Il secondo impegno è promuovere l’armonia tra le religioni”

“Grazie, Santità, – conclude il sindaco – per avere accettato di essere, da anni lontani, punto di riferimento in una città dove la gioia era e deve essere liberazione dall’interno di ciascuno da egoismi e liberazione dalla soffocante cultura dell’appartenenza e dove sia quotidiano, vita domestica il rispetto della persona umana, di ogni persona umana. Tanto si è fatto, tanto dovrà essere ancora fatto, ma a Palermo ormai questo cammino è irreversibile e la presenza nella nostra città del ‘palermitano’ Dalai Lama ricorderà che a Palermo siamo tutti palermitani, senza distinzione di religione o credo, di colore della pelle o di lingua, di nazionalità o luogo di nascita…”