CATANIA – Al silenzio della Regione i lavoratori precari del Teatro Massimo Bellini rispondono occupando il palcoscenico dell’Ente catanese, dove sono in corso i lavori per l’allestimento dell’opera di stasera “I Capuleti e i Montecchi”.
Si alzano cosi i toni della protesta delle 28 maestranze contro il blocco delle assunzioni. Dopo 38 giorni trascorsi in presidio sul terrazzo del teatro, falegnami, addetti alla prevenzione incendi, pittori e portieri hanno deciso di proseguire il loro presidio all’interno dell’edificio, e poco dopo le 12 è scattata l’occupazione del palcoscenico.
Lo scorso 22 ottobre una delegazione di lavoratori insieme al sindacato dello Snalv Confsal avrebbe dovuto incontrare a Palermo l’assessore regionale Michela Stancheris per discutere della drammatica situazione. Appuntamento saltato a seguito della decisione del presidente Crocetta di azzerare la sua giunta.
“Sono passati 38 giorni e ci sentiamo presi in giro – ha detto Gaetano uno dei lavoratori -. Chiediamo risposte immediate. È in gioco il futuro nostro e dei nostri figli. Inoltre ci siamo stancati per la disparità di trattamento tra i lavoratori. 10 giorni fa sono stati assunti carico e scarico e gli aggiunti dell’orchestra. Ci chiediamo se il blocco delle assunzioni esiste solo per quelli rimasti fuori”.
Le maestranze del Bellini chiedono il riconoscimento dei diritti acquisiti dopo 20 anni di precariato. “Non vogliamo l’elemosina – dicono i lavoratori – chiediamo di essere stabilizzati. Per molti di noi è finito anche il sussidio della disoccupazione. Come facciamo per la spesa e le bollette?”.
Stasera è in programma la prima di “Capuleti e Montecchi” di Felice Romani, musica di Vincenzo Bellini. Direttore Fabrizio Carminati. Maestro del coro Gaetano Costa. Regista Ezio Donato. In scena: Maurizio Mascolino (Capellio), Rosanna Savoia\Barbara Bargnesi) (Giulietta), Elena Belfiore\Loredana Megna (Romeo), Shalva Mukeria\Jesus Leon (Tebaldo), Daniele Bartolini (Lorenzo), Luca Iacono (scudiero), Lucia Portale (dama).
Lo spettacolo, hanno assicurato i precari, non risentirà della loro protesta.